La “regina” Calypso Rose – portavoce e figura potente nella lotta per i diritti delle donne – arriva ad Ariano Folkfestival (Ariano Irpino, Avellino) domenica 19 agosto. Unica data italiana per presentare “So Calypso!”, il suo ultimo album uscito a fine maggio per Because e distribuito da Universal.
78 anni, oltre venti album e 800 canzoni all’attivo, la leggendaria ‘Calypso Queen’, nata McArtha Linda Sandy-Lewis sull’isola caraibica del Tobago, è una delle più grandi musiciste dei Caraibi. Nominata ‘Calypso Queen’ nel 1972, è oggi più che mai all’altezza del titolo.
Con il precedente album, “Far From Home” (2016) – prodotto da Manu Chao – ha vinto un disco di platino in Francia e il prestigioso Victoires de la Musique (i Grammy francesi). Lo stesso anno è stata nominata “Artista dell’Anno” aI WOMEX Awards.
A lungo simbolo della lotta per i diritti delle donne, la canzone “Leave me alone” (2016), con Manu Chao https://www.youtube.com/watch?v=Du9Pa2G67Sc, è il gioioso manifesto di una nuova presa di coscienza delle donne di Trinidad.
Vinse la Trinidad Road March nel 1975 con il brano “Do Dem Back”, ma nel mondo del calypso, dominato interamente da uomini, il titolo le venne tolto e venne consegnato a Kitchener. Nel 1977 vinse ancora con “Give Me More Tempo” e questa volta le fu concesso di tenere il premio. Al carnevale dell’anno successivo, vinse il “Calypso King”, obbligando gli organizzatori a cambiare il nome del titolo in ‘Calypso Monarch’ (senza identificazioni di genere) in suo onore.
Ma il suo impegno non si è limitato in ambito femminile. Nel 1970, con la canzone “No madame”, ha denunciato le miserie economiche delle domestiche di Trinidad e Tobago che lavoravano per 20 dollari al mese, riuscendo a istituire una paga minima grazie all’intervento del primo ministro del Trinidad Eric Williams. “Da quel momento la legge cambiò e i lavoratori domestici ricevettero una paga equa”: ha detto Calypso Rose con orgoglio.
Il nuovo album So Calypso! è una raccolta di cover di brani che hanno ispirato e influenzato l’artista, accanto a 6 nuovi brani originali, tratti dalla sua amata e acclamata raccolta di canzoni.
Nel disco, la diva del Tobago ha deciso di rendere omaggio a tutti gli artisti che hanno influenzato la sua carriera musicale e la sua vita: Nat King Cole, Aretha Franklin, The Melodians e Angelique Kidjo. Dall’America alla Jamaica, passando per il Benin, tutti loro hanno ispirato la più grande artista calypso ad unire black music e attivismo sociale, sin dall’inizio della sua carriera negli anni ’60.
Il primo assaggio del nuovo album è una cover di Nat King Cole “Calypso Blues”, un brano dove il crooner, pianista e militante contro il razzismo e la segregazione mise in discussione l’American Dream elogiando il succo di papaya e il riso con i gamberi, ma anche la vita semplice e squattrinata e la bellezza delle donne del Trinidad. Calypso Rose ha reinterpretato il brano con umorismo, aggiungendo un tocco di reggae e soul.
Oltre 350 artisti in 23 anni, più di 1000 ore di musica, 36 nazioni invitate sul palco, 20.000 presenze in ogni edizione, 10 aree collaterali. Questi i numeri di Ariano Folkfestival, tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music, che torna dal 15 al 19 agosto firmando la sua XXIII edizione ad Ariano Irpino (Avellino, Campania).
In cartellone anche i Mauskovic Dance Band (Olanda), che danno il via alla manifestazione il 15 agosto con Dj Grissino, seguiti il 16 da Sanseverino & Lionel Suarez Quartet (Francia), Altin Gün (Turchia), e i Dubioza Kolectiv (Bosnia). Il 17 agosto è la volta dei 47Soul (Palestina), Soviet Supreme (Francia) e il dj set di Omar Emile(Francia). Il 18 arrivano gli Ifriqyya Electrique (Tunisia-Francia-Italia), mentre sul main stage salgono Lalala Napoli (Francia), Gentleman’s Dub Club (Uk) e Sol Pereyra & Dj Karim. Chiudono il festival il 19 agosto la regina Calypso Rose (Trinidad & Tobago), laBandabardò (Italia), dj Panko+Jordi (Spagna); mentre la sera i riflettori sono sullo stile club di New York con Nickodemus e Nappy G.
Fonte: GDG press