Il festival di musica classica “Immortale amato – Beethoven, il Titano che innamora” organizzato dallo Spazio Teatro 89 di Milano prosegue nel mese di febbraio con tre appuntamenti concentrati nell’arco di una settimana, ognuno dei quali con caratteristiche peculiari.
Il primo concerto, in programma giovedì 20 febbraio (ore 20.30; ingresso 7-10 euro), è dedicato all’Album Beethoven, pubblicato a Vienna nel 1841 dall’editore Mechetti con la finalità di raccogliere fondi per un erigendo monumento alla memoria del Titano di Bonn. Il volume conteneva dieci pezzi di altrettanti compositori contemporanei, alcuni tuttora celebri come Mendelssohn, Liszt (anche promotori dell’iniziativa) e Chopin; altri oggi pressoché dimenticati, come Döhler e Taubert, o relegati in ambito didattico o specialistico (come Czerny, Henselt, Kalkbrenner, Moscheles e Thalberg).
L’esecuzione integrale dal vivo dell’Album Beethoven, a cura dei pianisti Costanza Principe, Luca Ciammarughi, Stefano Ligoratti e Luca Schieppati, è un evento imperdibile per la varietà e la rarità del repertorio proposto, cui si è pensato di affiancare la Fantasia op.17 di Schumann, inizialmente concepita per aderire al medesimo progetto. Il concerto si giova del sostegno del Fondo Morosini per la musica e la cultura.
Gli altri due appuntamenti del festival sono in programma, rispettivamente, domenica 23 (con la partecipazione del maestro Davide Cabassi, protagonista assoluto del “Beethoven Day”) e martedì 25 febbraio, quando sul palco dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89, in occasione dell’ultima data del festival, intitolata “Notturni, Lacrime e Sonate”, si esibiranno la violista Danusha Waskiewicz e il pianista Andrea Rebaudengo.
Programma
F. Liszt: Marche funèbre de la Symphonie héroique; F. Chopin: Prélude op. 45;
C. Czerny: Nocturne op. 647;
T. Döhler: Impromptus Fugitives op. 39;
A. Henselt: Wiegenlied op. 13;
F. Kalkbrenner: L’Echo;
F. Mendelssohn: Variations Serieuses;
I. Moscheles: 2 Etudes op. 105;
W. Taubert: Fantasia op. 54;
S. Thalberg: Romance sans paroles op. 41;
R. Schumann: Fantasia op. 17.
Fonte: Ufficio stampa Spazio Teatro 89 – Andrea Conta