Si vorrebbe non essere di parte, ma qualche volta risulta davvero difficile. Parliamo di come una opposizione seria, in regime democratico, dovrebbe operare per essere credibile, sì da meritarsi la fiducia degli elettori per una futura alternativa di Governo. Una opposizione che guadagnerebbe prestigio nel fare sì che il programma della maggioranza, la quale ha il pieno diritto di applicarlo in quanto democraticamente eletta, venga attuato con scrupolo. Proprio così. Verificare insomma quanto il programma votato dagli elettori venga rispettato, conseguito senza sprechi di danaro del contribuente, senza sotterfugi o malversazioni, con onestà, rigore, rispetto delle leggi e dei tempi ipotizzati. Insomma in parole povere: “tu hai avuto la bicicletta? Adesso pedala e fai quello che devi fare nel miglior modo possibile, perché io ti controllo e ti attacco se tradisci la fiducia di tuoi elettori”. Questo, in una nazione seria. Ma purtroppo siamo in Italia. E la visione dell’attuale opposizione di governo nel nostro Bel Paese appare, anche agli occhi dei meno preparati, come un’armata Brancaleone sconnessa, confusa, impreparata, livorosa, goffa fino alla comicità, divisa al suo interno, capace soltanto di agitare fino alla noia la ritrita mannaia dell’antifascismo. Aveva ragione Curzio Malaparte: “abbiamo due fascismi: i fascisti e gli antifascisti”. D’altra parte, povera opposizione, non possiede nulla di più concreto che tacciare di fascismo chi non la pensa come lei. Oltre a ciò, per completare la commedia, tale opposizione pretende che la maggioranza, applichi il… proprio programma. Quel programma che, in tanti anni di Governo pastrocchio, essa non è riuscita a realizzare.
L’unica giusta e feroce critica che l’attuale opposizione italiana può muovere al Governo, è quella del continuo arrivo di clandestini al quale problema, secondo il Governo di Centro destra (o Destra centro), doveva essere posto definivo rimedio con un contingentamento degli ingressi. E qui siamo al paradosso della nostra armata Brancaleone, perché in realtà sono sbarchi da essa desiderati. Infatti, essendo ormai definitivamente scomparso il proletariato tricolore e la classe operaia forse già tutta in paradiso (almeno negli intendimenti), il nuovo e tanto atteso proletariato, sempre aiutato e incoraggiato dalla attuale opposizione, è quello d’Oltre Mediterraneo, quello dei barconi e dei (finti) naufraghi. Una ottima materia prima umana da accogliere, italianizzare con un frettoloso jus soli, quindi dotarla di tessera elettorale per assicurare all’attuale opposizione una nuova alba di speranza. Un lungo potere futuro, durante il quale imitare Robin Hood: mettere la patrimoniale ai benestanti, far fuggire imprese e investimenti, quindi distribuire equamente la povertà.
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