Circa 20 le opere esposte, principalmente con tecnica acrilico e pigmento metallico su tela: petali, eteree ali di farfalle, steli e foglie strappati dal tempo, raffinate simmetrie, contrappunti silenziosi tra l’essere e lo svanire
“Fiori randagi” è il titolo della nuova mostra, organizzata da Roberta Cima e a cura di Filippo Lotti, della galleria romana SpazioCima, che ospiterà da giovedì 25 gennaio (vernissage ore 18:00) a domenica 25 febbraio, le opere dell’artista Massimo Barlettani: petali, eteree ali di farfalle, steli e foglie strappati dal tempo, raffinate simmetrie, contrappunti silenziosi tra l’essere e lo svanire. Circa 20 le opere esposte, principalmente con tecnica acrilico e pigmento metallico su tela. Ingresso libero.
“I “Fiori Randagi” non sono belle e profumate macchie di colore da mettere in un vaso per decorare la sala da pranzo – spiega l’artista – Sono potenti segnali sessuali della natura per attrarre insetti e permettere l’impollinazione e quindi la riproduzione della vita. La mia ricerca sugli elementi floreali e sulle farfalle nasce dal desiderio di mostrare la bellezza, la forza e la fragilità della vita. Le mie opere non sono nature morte, sono nature vive. I miei fiori non sono recisi ma mostrati in un attimo di vita. La mia ricerca di vibrazioni e interferenze si basa su aspetti spirituali. Le mie farfalle leggere e trasparenti ci ricordano la fragilità della bellezza e la connessione di tutti gli esseri viventi.”
“L’arte di Massimo Barlettani appare come un inseguimento di quella che Spinoza avrebbe potuto chiamare “natura naturans” ovvero natura, certo, ma nel suo continuo darsi, nel suo continuo generarsi, nella sua progressione – spiega Filippo Lotti – Fugace, in divenire, col desiderio mai appagato di potersi eternare, fissare per sempre. Ecco perché non v’è nulla di superfluo nelle sue opere, e non permette che lo sguardo vaghi indeciso. Ti raccoglie con la carezza di ciò che è essenziale e puro in equilibrio tra la fragilità e la forza propulsiva dell’esistenza tutta”.
Massimo Barlettani è nato a Volterra nel 1956. Nel 1989 ha fondato l’agenzia di pubblicità B&A, con cui ha vinto diversi premi per la creatività. Si è occupato di editoria d’arte e, con la “Zeta Scorpii Editore”, ha ideato e pubblicato decine di volumi. Il contatto professionale continuo con fotografi ed artisti internazionali lo ha portato a sviluppare una sensibilità molto particolare. La sua ricerca artistica si è sviluppata con un percorso che dalla pittura astratta si è evoluto in una ridefinizione figurativa di elementi iconici in particolare figure femminili ed elementi naturali. Dal 2012 sta sviluppando una ricerca sul tema della vita e della sua rappresentazione simbolica attraverso rarefatte immagini floreali. Da quella data, ha preso parte a numerose mostre collettive ed è stato protagonista di varie mostre personali.
Fonte: Ufficio Stampa Uozzart – Salvo Cagnazzo