Due mesi di programmazione fino al 13 giugno con tre opere liriche, Turandot, Jeanne Dark, Tosca, cinque concerti sinfonici corali con l’Orchestra e il Coro del Maggio diretti da Daniele Gatti e Zubin Mehta, i concerti sinfonici di Myung-Whun Chung alla guida della compagine del Maggio e Riccardo Muti coi Wiener Philharmoniker, un balletto e le collaborazioni con la Scuola di Musica di Fiesole, il Conservatorio Cherubini, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra Giovanile Italiana.
Il 13 aprile 2024, prende avvio al Teatro del Maggio di Firenze, il Festival del Maggio Musicale. Il lancio dell’86esima edizione è stato dato dal sovrintendente del Maggio Carlo Fuortes, dal sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio Dario Nardella, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani assieme al direttore principale Daniele Gatti e al direttore emerito Zubin Mehta. Il programma di due mesi di programmazione non subisce variazioni rispetto alla presentazione del Festival dello scorso novembre 2023 da parte dell’allora commissario straordinario del Maggio, Onofrio Cutaia.
Tre opere liriche Turandot, Jeanne Dark e Tosca. Turandot e Tosca sono programmate per celebrare il centenario dalla morte del grande compositore Giacomo Puccini. Turandot va in scena dal 21 aprile nel fastoso e celebre allestimento “storico” di Zhang Yimou (ripresa da Stefania Grazioli) con la direzione di Zubin Mehta e Tosca dal 24 maggio nel nuovo allestimento con la regia di Massimo Popolizio e la direzione di Daniele Gatti; Jeanne Dark è la nuova opera commissionata a Fabio Vacchi; va in scena con la direzione di Alessandro Cadario e la regia di Valentino Villa a partire dal 14 maggio. Numerosi i concerti sinfonico-corali con l’Orchestra e il Coro del Maggio – preparato come sempre da Lorenzo Fratini – diretti da Daniele Gatti che inaugura il Festival il 13 e Zubin Mehta che lo chiude il 13 giugno, il concerto di Myung-Whun Chung il 25 maggio, e il concerto diretto da Riccardo Muti alla testa dei Wiener Philharmoniker, il 12 maggio. Daniele Gatti dirige anche i concerti sinfonico corali del 5 maggio e del 7 giugno. In cartellone anche un balletto “Trilogia dell’estasi” con la Compagnia Zappalà Danza che porta in scena Après-midi d’un faune, Boléro e Le sacre du Printemps il 30 e il 31 maggio. Inoltre in cartellone si apprezzano le fruttuose collaborazioni con l’Accademia del Maggio, l’Accademia Bartolomeo Cristofori per cinque concerti a partire dal 14 aprile, con il Conservatorio di Musica Cherubini di Firenze e con la Scuola di Musica di Fiesole per quattro concerti con i loro complessi da camera per il “Progetto giovani musicisti” il 7, 8, 10 e 11 maggio, con L’homme armé, il 21 maggio, con l’Orchestra della Toscana diretta da Riccardo Bisatti l’1 giugno, con G.A.M.O. il 5 giugno, con Alexander Lonquich e l’Orchestra Giovanile Italiana il 10 giugno, con Tempo Reale l’11 e 12 giugno. Sono in programma anche quattro concerti dell’Orchestra del Maggio diretta da Domenico Pierini per il “Maggio Diffuso” che saranno eseguiti nell’ambito della Città Metropolitana il 10, 15, 16 e 17 maggio.
Il 14 aprile è anche in programma nel grande giardino antistante il Teatro del Maggio, il tradizionale appuntamento con le Bande musicali e dei Musici del Calcio storico Fiorentino, in collaborazione con ANBIMA.
Le tre opere saranno approfondite nel corso del Ciclo “Prima le parole, poi la musica” nel corso di cinque appuntamenti l’11 e il 19 aprile per Turandot, il 10 maggio per Jeanne Dark, il 22 e il 23 maggio per Tosca. Il 26 e il 27 aprile è in programma un convegno in due giornate per ricordare la figura di Rolando Panerai “Un baritono per il Novecento, fra tradizione e modernità”, a cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali.
Il 18 aprile, alle ore 17, sarà presentato il libro E la giostra va. Conversazioni con Gianni Tangucci di Francesco Libetta (Edifir, Edizioni Firenze) in cui interverranno l’autore e Gianni Tangucci. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno in ridotto del Foyer di Galleria e saranno a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Grazie alla consolidata collaborazione già da cinque edizioni con Museo Novecento, diretto da Sergio Risaliti, il manifesto di questa edizione del Festival è stato realizzato dall’artista Francesca Banchelli, che per il suo lavoro ha creato un’immagine trinitaria di archetipi femminili ispirandosi dalle tre figure di Turandot, Tosca e Giovanna d’Arco. La figura centrale è ispirata alla principessa Turandot, la cui testa coincide con il sole che tramonta (ultima scena dell’opera); l’ombra di destra è quella di Tosca con il suo pugnale in mano e quella centrale è di Giovanna d’Arco, il cui spirito si staglia arrivando fino al cielo.
In occasione dell’inaugurazione del Festival del 13 aprile e della prima opera, Turandot, il 21 aprile, la grande ruota panoramica al Parco delle Cascine illuminerà i raggi della struttura con giochi di luce che saranno dominati dal colore rosso tipico del Festival e con il logo della manifestazione che rimarrà illuminato al centro della ruota.
La risposta del pubblico verso la programmazione è molto confortante: il concerto inaugurale diretto da Daniele Gatti, il concerto diretto da Riccardo Muti, la prima di Turandot e la terza replica (le altre sono in rapido esaurimento) sono “sold out” in ogni ordine di posto.
*Foto in evidenza: Turandot © Gianluca Moggi-New Press Photo (2)
Fonte: Ufficio stampa Maggio Fiorentino