Da oltre dieci anni, storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata, in collaborazione con le università e le associazioni a presidio del territorio. Dal 27 febbraio al 3 marzo va in scena, al Teatro Strehler, Se dicessimo la verità – ultimo capitolo, l’opera-dibattito sulla legalità di Emanuela Giordano e Giulia Minoli.
Torna in scena Se dicessimo la verità, l’opera-dibattito sulla legalità che debuttò nella stagione 2011 al Teatro di San Carlo di Napoli, approdando nel 2017 al Piccolo Teatro, dove compì un’ulteriore evoluzione narrativa, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e, in particolare, con il Corso di Sociologia della Criminalità organizzato da Nando dalla Chiesa. Da subito questa forma teatrale di studio e di impegno civile, ha conquistato le platee, creando grandi entusiasmi e partecipazione tra i giovani delle scuole di tutti i gradi che sono spesso tornati a vedere uno spettacolo in continuo aggiornamento ed evoluzione.
«Purtroppo, non possiamo più parlare solo di “infiltrazioni del crimine” – spiegano le autrici – ma di “complicità con il crimine”, di “prassi criminale” a cui ci stiamo abituando, con distratta colpevolezza. Il teatro non dà lezioni di vita e non ci offre soluzioni a buon mercato, offre stimoli e opportunità di conoscere e di riflettere, questo noi cerchiamo di fare, con convinzione, pensando soprattutto ai ragazzi. E proprio ai ragazzi ci rivolgiamo con un lavoro che, parallelamente, realizziamo nelle scuole di tutta Italia perché lo spettacolo non sia solo un’occasione isolata ma parte di un percorso di avvicinamento a temi fondamentali per la loro crescita».
La drammaturgia dello spettacolo di volta in volta si arricchisce di storie riguardanti la regione in cui è presentato. Il lavoro di ricerca e di scrittura si avvale della collaborazione delle università partner: CROSS-Osservatorio sulla Criminalità Organizzata, LARCO-Laboratorio Analisi e ricerca sulla criminalità organizzata – Università degli Studi di Torino, Università di Pisa – Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, Università di Bologna – Master Gestione e Riutilizzo di Beni e Aziende confiscati alle mafie.
La drammaturgia dello spettacolo, in continua evoluzione, deve il suo successo e l’incredibile accoglienza che ne ha caratterizzato la lunga vita fino a qui, alla convinzione che i dilaganti disimpegno e disinformazione possono essere combattuti con forme nuove e modi di antichi di raccontare anche la realtà più cruda e attuale e farlo insieme. I giovani, da sempre al centro di questo progetto, si appassionano e partecipano al dibattito con un entusiasmo e una passione che sono già crescita, non solo loro ma della società nella sua interezza.
Fonte: Ufficio stampa Piccolo Teatro Milano