Uomo, natura e sogno nella mostra antologica della nota artista internazionale Rosa Mundi, tra musiche, sfere armillari, opere pittoriche, scultoree in marmo e in pietra
Il calendario artistico italiano 2024 dal 3 febbraio al 10 marzo parla siciliano grazie all’imponente mostra antologica “Il Giardino delle Vergini” dell’artista internazionale Rosa Mundi, che porta a Palermo, nelle sale museali di Palazzo Branciforte, ben 118 opere e 4 videoinstallazioni rappresentative di 33 anni di ricerche e sperimentazioni tra pittura, sculture, fotografie e video arte.
“Art is my sixth sense, my third eye, the main strings of my body, my great love, the room in which I wish to expire and smile at life, transmigrating into a new dimension, after death” dichiara Rosa Mundi
A cura di Andrea Guastella, promossa dalla Fondazione Sicilia, con il sostegno tecnico della Fondazione Donà dalle Rose, Associazione Settimana delle Culture, Doge Venice Red Carpet, “Il Giardino delle Vergini” è un viaggio potente e immersivo nel mondo onirico di Rosa Mundi, artista pluripremiata a livello internazionale, che conduce lo spettatore attraverso un percorso espositivo dove l’uomo, la natura e il sogno sono protagonisti. La mostra si snoda come una passeggiata in un immaginario giardino purificatore inteso come una dimensione separata dalla realtà quotidiana.
Rosa Mundi utilizza prevalentemente nei suoi lavori – caratterizzati da lunghi studi sulla luce e i suoi riflessi – pigmenti naturali vegetali ed organici misti ad olio di oliva, uovo ed estratto di meduse, oltre a materiale riciclato, tra cui il vetro, il marmo, la plastica così nobilitata, restituendo nuova vita alla materia, giocando con la luce ed i sui rifessi. A Palermo, con il “Giardino delle Vergini” l’artista propone un territorio di confine tra due mondi, quello esterno e quello interiore restituendo, in parallelo, un’esperienza personale ed introspettiva personalissima tra materiali ed immagini liquidi e solidi.
Varcate le imponenti mura di Palazzo Branciforte si apre un lungo corridoio segnato da tre suggestive sfere armillari per poi arrivare alla Sala della Cavallerizza tra opere pittoriche della fine del ‘900 e opere più recenti sculture in marmo e pietra selezionate alla Biennale di Helsinki nel 2016, la BIAS ideata e promossa da Rosa Mundi con il coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo, Cairotronic la Biennale del Cairo nel 2018, la Biennale Arte di Venezia 2017 e 2022, sino alle più recenti opere prodotte in occasione dei suoi ultimi viaggi in Senegal ed a Cipro, dove ha vinto lo Special Award per la Biennale Arte di Larnaca 2023.
Particolarità dei lavori esposti è che ciascuno di essi è associato a composizioni sonore dei Maestri Mario Bajardi, Alberto Bof (Oscar per colonna sonora testi “Shallow” e arrangiamenti per Lady Gaga) e Carlo Condarelli, oltre al giovanissimo e talentuoso Jacopo Lo Bue di Lemos, creando così un gioco di luci, ombre, musiche e immagini semitrasparenti che portano nel cuore della Sicilia, sotto il segno dell’arte contemporanea internazionale, un Paradiso terrestre dove perdersi e sognare.
Rosa Mundi è uno pseudonimo d’artista. Si tratta di un personaggio “faceless” che non ha mai voluto mostrare il proprio volto. Rosa Mundi ha frequentato corsi di Pittura, Scultura, Coreografa e Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, la Accademie des Beaux Arts di Strasburgo e l’Ecole Martenot di Parigi. Indagatrice introspettiva di civiltà passate e presenti, l’artista traspone in arte vicende reali del quotidiano e dell’umano sentire, creando scenari ad hoc e performance mirate con cui da sempre da’ voce al suo personale Teatro del Mondo. È presente in importanti collezioni permanenti pubbliche e ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra le quali Parcours a Dakar in Senegal, Biennale di Cipro Larnaca 2023, Biennale Arte di Venezia 2022 Padiglione Stato di San Marino, Biennale Architettura di Venezia 2016, Biennale di Helsinki Pixelate 2016, Biennale Donna di Trieste 2017, PAW Palermo Art Week End 2021, Biennale del Sale 2017, Festival delle Filosofie 2021, CANIFFF Canadian International Fashion Film Festival 2021
Restituito alla città di Palermo nel maggio 2012, dopo il restauro sostenuto dalla Fondazione Sicilia sotto l’occhio vigile dell’Architetto Gae Aulenti con l’obiettivo di tutelare e promuovere il patrimonio culturale della città di Palermo, Palazzo Branciforte offre ai visitatori un vasto percorso espositivo che si snoda fra preziose sculture, rare maioliche, reperti archeologici, numismatica e filatelia, in un incontro altamente impattante fra moderno e contemporaneo. Oggi sede degli uffici direzionali della Fondazione, Palazzo Branciforte offre spazio e fruibilità ad alcune prestigiose Collezioni della Fondazione stessa.
*Nella foto in evidenza: Rosa Mundi. Europosaurus 2022
Fonte: Ufficio stampa Studio Begnini