Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, porta per la prima volta a teatro l’universo di storie e personaggi creato da un geniale genovese come Paolo Villaggio, con Gianni Fantoni nei panni del ragioniere più famoso d’Italia.
La poltrona in pelle umana, la salivazione azzerata, la mostruosa genìa impiegatizia, la nuvola di Fantozzi. Con i suoi libri e i suoi film Paolo Villaggio non solo ha raccontato come pochi altri le contraddizioni e i paradossi della società italiana, ma ha segnato in modo indelebile l’immaginario collettivo e persino il linguaggio.
Ora Fantozzi, sua moglie Pina, la figlia Mariangela, i colleghi e i direttori megagalattici prendono vita sul palco grazie allo spettacolo Fantozzi. Una tragedia, diretto da Davide Livermore e coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova con Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli e Geco Animation.
Lo spettacolo, in scena in prima assoluta al Teatro Ivo Chiesa fino al 11 febbraio (ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo). Inoltre, grazie al prezioso sostegno della Regione Liguria, sarà realizzata una “prima diffusa” che coinvolgerà strutture sanitarie, Rsa, carceri e Rems di tutta la Liguria, permettendo a chi vive e lavora in queste realtà di vedere lo spettacolo attraverso un video prodotto per l’occasione.
“Questo spettacolo è un vero e proprio omaggio a Paolo Villaggio, maestro indiscusso della comicità e della satira sociale che rimane nel cuore di tutti i liguri e di tutti gli italiani» dichiara il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. «È un orgoglio accogliere nella sua Genova, sul prestigioso palco del Teatro Nazionale, questo acuto approfondimento sui suoi più celebri personaggi, maschere che hanno saputo raccontare con ironia e cinismo i vizi e le virtù degli italiani, rimanendo incise nella memoria e nell’affetto di intere generazioni. Per condividere questo grande momento di teatro con più persone possibile, Regione Liguria ha lanciato il progetto “prima diffusa”: in occasione delle prove generali e della prima di Fantozzi. Una tragedia sarà realizzato un video dello spettacolo, che verrà poi inviato a tutte le strutture sanitarie, Rems e carceri liguri che ne faranno richiesta. In questo modo tante persone potranno godersi la pièce in scena al Teatro Nazionale negli orari e nelle giornate più adatte alle esigenze delle varie strutture, passando qualche momento di divertimento, riflessione e svago, tutti aspetti preziosi per chi vive e lavora in queste realtà. Al momento sono state circa 50 le strutture che hanno aderito all’iniziativa, ma nei prossimi giorni ci attendiamo l’arrivo di altre domande».
Lo spettacolo è sostenuto con grande entusiasmo anche dal Comune di Genova.
«Fantozzi. Una tragedia cattura la magia e la satira dei primi tre libri dedicati a Fantozzi e porta sul palcoscenico l’universo straordinario creato da Paolo Villaggio» commenta l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso. «Grazie al genio di Livermore e del Teatro Nazionale di Genova, gli spettatori avranno l’opportunità di godere di questo primo spettacolo, dedicato a un mito che ha saputo far ridere e riflettere diverse generazioni di italiani, e di rivivere gli episodi diventati proverbiali, così come alcune delle più iconiche scene dei film. Invito quindi tutti gli ammiratori di Fantozzi a unirsi a noi per uno spettacolo che promette di essere indimenticabile».
Fantozzi. Una tragedia segna anche la riapertura al pubblico, dopo qualche mese di chiusura, del Teatro Ivo Chiesa – interessato da una serie di lavori di efficientamento energetico e rinnovamento, sostenuti dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria (il completamento è previsto entro il 2024).
Inoltre, è occasione per una partnership specifica con la Camera di Commercio di Genova.
«Il Teatro Nazionale di Genova è un esempio virtuoso di cultura che crea economia: per questo la Camera di Commercio ha voluto sottolineare l’importanza della riapertura del Teatro Ivo Chesa, finanziando l’installazione di totem in tre piazze strategiche della città: De Ferrari, Stazione Brignole e Caricamento» dichiara il Presidente Luigi Attanasio. «Un’operazione di promozione territoriale che è al tempo stesso un invito a visitare Genova, prima e dopo il teatro, e un omaggio al genio di un grande genovese come Paolo Villaggio».
Composto da quattro atti mostruosamente esilaranti, più coro ed epilogo, Fantozzi. Una tragedia si basa sui primi tre libri che Paolo Villaggio ha dedicato al celebre ragioniere – Fantozzi (1971), Il secondo tragico Fantozzi (1974), Fantozzi contro tutti (1979).
L’adattamento curato da Gianni Fantoni, Davide Livermore, Andrea Porcheddu e Carlo Sciaccaluga, permetterà agli appassionati di rivivere scene impresse nella memoria collettiva, dalla partita di tennis nel nebbione mattutino (Batti lei!) alla Corazzata Potëmkin, dalla scena del campeggio a quella in cui Fantozzi si prepara per andare in ufficio sul filo dei secondi, beve il caffè della Pina a tremila gradi fahrenheit e prende l’autobus lanciandosi dal terrazzino.
Nella visione registica di Davide Livermore da un lato torna emblematicamente l’eco di tragedie classiche, di destini segnati e ineluttabili, di peripezie che portano all’unica soluzione possibile (la disfatta!), dall’altro storie e personaggi sembrano aderire perfettamente ai meccanismi teatrali della Commedia dell’Arte.
«Per la capacità di incidere sulla nostra lingua, inventando nuove parole per descrivere le italiche fragilità, per l’acuta critica sociale, per la comicità al cui fondo c’è sempre la tragedia, riconosco a Paolo Villaggio un valore letterario altissimo» afferma il regista. «Le parole dello spettacolo sono quelle dei libri di Villaggio, più qualche frammento da Sofocle e Shakespeare con cui ci siamo divertiti a giocare, strutturando lo spettacolo in quattro atti, ciascuno dedicato a un tema – Fantozzi e le donne, Fantozzi e il lavoro, Fantozzi e lo sport, Fantozzi e la coscienza di classe – con tanto di coro ed epilogo» prosegue. E conclude: «Il bello di Fantozzi è che i personaggi sono come figure della Commedia dell’Arte, maschere universali come Arlecchino o Pulcinella, che tutti riconoscono».
Gianni Fantoni, che nella sua carriera ha più volte incrociato Paolo Villaggio, a partire dall’incredibile capacità di ricostruirne la voce, sino a raccoglierne l’eredità artistica, è un Fantozzi di oggi, tragicamente sfigato ma sempre pronto a dare battaglia.
Insieme a lui ritroviamo Pina, Mariangela, i colleghi Filini, Calboni, la signorina Silvani, la contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, L’Onorevole Cavaliere Conte Catellani e altri memorabili personaggi, interpretati da Paolo Cresta, Cristiano Dessì, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta Guarino, Ludovica Iannetti, Valentina Virando. Sono espressione di una categoria umana oscillante tra opportunismo e cattiveria, piaggeria e disincanto.
Sulle scene astratte e geometriche firmate da Lorenzo Russo Rainaldi, gli attori – selezionati attraverso audizioni a cui hanno partecipato centinaia di candidati desiderosi di cimentarsi con i personaggi fantozziani – all’occorrenza si trasformano nella mitica Bianchina o in palle da biliardo. Con un vero banco da rumoristi danno vita a una sorprendente scenografia sonora, che da un lato ricorda i radiodrammi e dall’altro crea un effetto cartoon, amplificato dalle coloratissime luci di Aldo Mantovani.
Ricreano le atmosfere della saga cinematografica di Fantozzi i costumi di Anna Verde e le musiche: Fabio Frizzi, autore della colonna sonora dei primi film, ha infatti rimasterizzato per l’occasione alcuni dei brani originali.
Fantozzi. Una tragedia è anche la realizzazione di un sogno, quello di Gianni Fantoni che ha cercato per anni, prima dell’incontro con Davide Livermore, di portare Fantozzi a teatro, come racconta lui stesso con grande ironia nel libro Operazione Fantozzi, pubblicato da Sagoma Editore e che sarà presentato al pubblico durante un incontro in programma al Museo Biblioteca dell’Attore il 5 febbraio alle ore 17.30.
«Nel corso di circa quarant’anni, nei confronti del Ragioniere Ugo Fantozzi sono passato da pubblico generico a fan, poi imitatore e infine “erede” designato da Paolo Villaggio stesso» dichiara. «Ho iniziato la mia carriera imitando Paolo Villaggio e negli anni, anche con i suoi suggerimenti, sono riuscito a ricreare la sua voce al punto da poterlo doppiare. Questa volta, però, quella che vedrete sul palco non è un’imitazione, ma una reinterpretazione. La differenza è un’aggiunta di sentimenti che restituisce la profondità necessaria per raccontarlo e farlo vivere ancora, come merita, nell’inedito ambiente fatto “della stessa sostanza dei sogni”».
Allo spettacolo è legato anche un incontro sul tema del lavoro dal titolo L’impiegato Fantozzi: l’eroe del posto fisso e l’Italia che non c’è più,a cui partecipa il Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini insieme a Davide Livermore e al Presidente del Gruppo Duferco Antonio Gozzi. L’incontro, che si svolge il 6 febbraio alle ore 17 al Teatro Ivo Chiesa, è moderato da Stefania Aloia, direttrice del Secolo XIX, ed è proposto in apertura della University Week, ovvero una serie di iniziative che il Teatro Nazionale di Genova dedica al mondo dell’Università.
Tutte le attività del Teatro Nazionale di Genova sono realizzate in partnership con il Ministero della Cultura, il Comune di Genova, la Regione Liguria, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Fincantieri, BPER Banca, Rina, Coop Liguria, Howden, ETT, A.Se.F., Esaote, Gruppo Fos, Parodi & Parodi, Gruppo Cambiaso Risso, Centro commerciale e divertimenti Fiumara, Trilogik, Saar.
*Nella foto in evidenza: Fantozzi, Genova – ph Nicolò Rocco Creazzo
Fonte: Ufficio stampa Teatro Nazionale di Genova