Marcello Chiarenza, artista che prende strumenti di uso comune per dare vita allo straordinario, porta le magie del suo teatro sul palco del PACTA Salone di Milano nella sezione New classic con ALZATI E’ LUNEDI’ (IL SOGNO DI ADAMO) dal 19 al 21 gennaio 2024, una produzione Centro Rosetum di Padre Marco Finco anche in scena con Pietro Grava, per un tentativo di ricostruire la bellezza che è il creato dentro la propria casa.
Il Sig. Adamo, il sognatore, accompagna lo spettatore nell’esperienza della Creazione aiutato dal suo amico Sogno. Un tentativo di ricostruire la bellezza che è il creato dentro la propria casa, uno spazio conosciuto… e allora la casa si allaga e rimane al buio… una casa che diventa il cosmo attraverso l’uso di oggetti domestici “attori” della rappresentazione della Genesi. Una dimensione onirica, come un delicatissimo velo, in cui i protagonisti si lasciano scorrere addosso il fascino di una storia universale.
“ALZATI E’ LUNEDI’…- spiega Marcello Chiarenza, regista e scenografo – il susseguirsi della quotidianità della nostra vita, quell’alzarsi che è sempre fatica, ma anche scoperta di un nuovo inizio, con il desiderio di ricominciare a giocare con la realtà. […] Immaginare la creazione del mondo in una casa moderna, con gli oggetti della vita quotidiana, i rubinetti che perdono, impianto elettrico, termosifoni, radio e tv. Oggi noi tendiamo a vedere la casa come una macchina da abitare, ma l’uomo ha sempre cercato di riordinare il cosmo dentro la casa. Pensiamo al modo in cui la disegnano i bambini, con le finestre come occhi. Nel mio spettacolo la finestra è anche una tenda, una nuvola che si muove tra l’esterno e l’interno. C’è l’acqua che scorre come un torrente attraverso i rubinetti. Il fuoco è nei fornelli, le stelle nei lampadari. All’interno della casa si ricostruisce anche il tempo. L’armadio ha tutti i cambi delle stagioni, d’inverno portiamo l’estate in casa con i caloriferi e facciamo l’opposto con i frigoriferi che portano il freddo nella stagione più calda. Sono analogie divertenti che hanno radici antiche: come diceva Jung, l’uomo non ha inventato le cose per un bisogno materiale. Le ha inventate prima di tutto per un bisogno spirituale, per cercare una risposta alle grandi domande”.
Pendole e ditali che producono il suono della pioggia, il lampadario di stelle, l’aspirapolvere che anziché aspirare traspira sorprese, gli ombrelli, le scale a dondolo, il cappello, gli stivali. La creazione fatta in casa offre giochi di parole che passano dagli oggetti agli esseri animati, con le scarpe che diventano pinne, gli ombrelli ali. Gli attori sono due ma i personaggi 5. Gli ultimi tre entrano in scena nel finale: la radio, la televisione e il telefono. Dalla radio si spande la voce di Eva, dallo schermo partono le tentazioni del diavolo, dal telefono arriva per conto di Dio l’ordinazione di tre pizze.
Marcello Chiarenza, nato in Sicilia nel 1955, laureato in architettura presso il Politecnico di Milano, da decenni opera nel campo della figurazione simbolica e della drammaturgia della festa, nei diversi ruoli di scultore, pittore, scenografo, conduttore di laboratori, autore e regista teatrale. Si è occupato di istallazioni, percorsi figurativi all’aperto e al chiuso, allestimenti teatrali e di piazza. Ha lavorato in molte città italiane e all’estero, nei parchi naturali, in riva ai fiumi e ai laghi, in riva al mare e in montagna, nei centri storici, nelle piazze, nei castelli, nelle chiese. I temi che predilige sono interni al corpo simbolico dell’anno solare, agli elementi della natura, al ciclo delle stagioni. Sono temi che scaturiscono dalle immagini custodite dal respiro del tempo, dalla memoria spirituale che storia delle religioni e psicologia del profondo studiano, emergono dai miti e dalle fiabe, dal linguaggio immortale che continua a parlarci attraverso le forme dei simboli.
Dal 1985 al 1999 e stato oltre che co-fondatore, anche regista e scenografo del Laboratorio degli Archetipi di Lodi, importante centro di ricerca sulla drammaturgia simbolica, realizzando almeno trenta grandi eventi unici in altrettante piazze italiane con il coinvolgimento di migliaia di ragazzi, bambini, attori e musicisti in scena. Chiarenza ha lavorato in qualità di drammaturgo, regista e scenografo con i maggiori gruppi italiani di teatro di prosa, opera e teatro ragazzi quali il Teatro Stabile di Torino, Accademia Perduta di Ravenna, Assemblea Teatro di Torino, il Teatro Archivolto di Genova, la Biennale Teatro di Venezia, Elsinor di Milano, il Teatro Doninzetti di Bergamo, Pandemonium Teatro di Bergamo, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Comunale di Modena, l’Arena del Sole di Bologna, Teatro del Buratto di Milano.
Da trent’anni, realizza spettacoli da palco per ragazzi che sono stati rappresentati in tutta Italia, in Francia, Inghilterra, Svizzera, Belgio ed in Spagna. Da cinque anni firma testi, scene e regie per la compagnia londinese di teatro ragazzi Lyngo Theather con la quale ha raccolto piu’ di 800 repliche e successi in tutto il Regno Unito. Ha inoltre realizzato progetti drammaturgici per conto di Enti ed Istituzioni pubbliche e private quali l’Ente Teatrale Italiano, Greenpeace, il WWF, la Triennale di Milano, l’istituto di Cultura Italiano di Nairobi ed alcuni dei maggiori comuni italiani (Milano, Torino, Trento, Genova, Udine, Venezia, Trieste, Roma, Palermo, Rimini, Reggio Calabria, Bologna, Napoli…). Ha realizzato spettacoli-eventi per la Notte Bianca di Milano, Torino, Napoli e Roma. Ha partecipato a tre edizioni del Festino di S.Rosalia di Palermo (1996-1997 e 2008), realizzando nel 2008 il Carro delle rose, ha partecipato a quattro edizioni del Carnevale di Venezia ed è stato incaricato direttore artistico del Carnevale di Bergamo 2009. Nel 2011 ha diretto la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi in Piazza De Ferrari a Genova. Fondatore di Arcipelago Circo Teatro, prima compagnia italiana di genere. Nel 2009 ha inaugurato la 33esima edizione del prestigioso Festival Grec di Barcellona. Cofondatore di Karakasa Circus, nel 2011 è autore, regista, scenografo dello spettacolo di nuovo circo Casa Dolce Casa.
Sue mostre sono state allestite a Stoccarda, Francoforte, Parigi, Lille, Basilea, Marakesh, Tel Aviv, Maascricht, Milano, Cremona, Mantova, Palermo, Genova, Barcellona, Londra, Lugano e Copenaghen. Nel 2012 è stato ospite al Festival della Spiritualità Divinamente Roma con la mostra Cantico.
Fonte: Giulia Colombo – Ufficio stampa PACTA Milano