La mostra è curata ed organizzata da Alessandra Maria Porfidia, coordinatrice dei corsi di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, in collaborazione con l’Università degli Studi “La Sapienza” e l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma.
Venerdì 8 aprile alle 10, in occasione della fioritura dei ciliegi del giardino giapponese all’Orto Botanico di Roma, si celebra l’idea della Natura che permea la cultura giapponese e ne definisce così profondamente la sua estetica. In quest’ambito, viene presentata la scultura site-sensitive GEI-DŌ dell’artista Sergio Mario Illuminato, parte della mostra collettiva «HANAMI- Immaginazione sostenibile. Scultura tra Natura e Artificio», curata ed organizzata da Alessandra Maria Porfidia coordinatrice dei corsi di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, in collaborazione con l’Università degli Studi “La Sapienza” e l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma.
GEI-DŌ intende indagare l’essenza dell’arte giapponese con l’ausilio dell’estetica occidentale. Asimmetria e irregolarità della natura opposta all’ispirazione classica sulla proporzione, l’equilibrio, l’armonia e la simmetria. Da qui la pietra e il ferro, in una forte simbologia etica e spirituale, nella contemplazione di uno dei concetti che più profondamente attraversa il pensiero giapponese, quello dell’impermanenza dell’esistenza.
Pietra e ferro – dice l’artista – l’una autentica e irregolare a presidio della natura, l’altro corpo industriale di perfette proporzioni, a memoria dell’uomo. Gravità ed estetica in tensione per «mettere-in-forma l’esperienza» e com–prendere l’arte del vivere, partecipando alla riflessione del contemporaneo.
Sergio Mario Illuminato si unisce con questo progetto ai 33 artisti internazionali selezionati nel panorama contemporaneo per realizzare la seconda edizione del progetto di studio e collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti Roma e il Museo Orto Botanico nei due percorsi espositivi che ci portano dentro un sentire e dentro la natura, tra risveglio e caducità del tempo, trasformazione della materia e della sua energia. I visitatori, nei due percorsi che si snodano lungo due direttrici – una nella parte bassa dell’Orto Botanico, verso l’Aranciera sede espositiva di due mostre, e l’altra nella parte più alta, verso il giardino giapponese – avranno l’occasione di vedere incarnata la molteplicità delle poetiche e dei temi enunciati, interpretati nelle opere scultoree degli artisti selezionati.
Nel corso del vernissage dell’8 aprile sarà̀ possibile incontrare l’autore di GEI-DŌ e scoprire la genesi del progetto d’arte e le idee visive della prossima personale CORPUS et VULNUS.
*Foto in evidenza: GEI-DŌ (2022), Tecnica mista, pietra di basalto 50x30x20; disco ferro-acciaio 85 Ø, 0.5 mm; barre quadrate in ferro pieno 5mm
Fonte: Campus EcoMedia Ufficio Stampa