Si terrà il prossimo 20 aprile a partire dalle ore 11.15, nell’atrio della stazione ferroviariadi Lugano, il concerto intitolato Territoires musicales, promosso dalla International Chamber Philharmonic Orchestra (ICPO) e sostenuto da FFS.
Un momento di musica aperto al pubblico in un ambiente non convenzionale. ICPO è costituita,oltre che da professori d’orchestra, anche da ensemble già attivi sulla scena musicale internazionale; questa particolarità permette all’orchestra di proporre un repertorio che spazia dal sinfonico al cameristico.
Nell’atrio della stazione di Lugano si esibirà il quintetto Münchener Holzbläserquintett con un concerto in due blocchi che vuole proporre brani di Wolfgang Amadeus Mozart, Claude Debussy, Pjotr Iljitsch Čajkovskij, Johann Strauss, Johann Pachelbel, Georges Bizet, Josef Haydn, Franz Schubert, AntonDvořák, Jan Van der Roost.
L’architetto Lorenzo Felder del gruppo architetti Stazlu, che ha progettato la nuova stazione e che è Presidente della Associazione Amici dell’International Chamber Philharmonic Orchestra of Switzerland, spiega: «Abbiamo immaginato dei territori musicali in movimento che si mettono in relazione con la dinamicità dello spazio pubblico, che favoriscono l’incontro, la compartecipazione all’ascolto musicale di spettatori cangianti, sorpresi e casuali. Rappresenta un’esperienza artistica fuori dai musei e dalle statiche sale da concerto. Un’esperienza che partecipa ai rumori della città, al soffiare del vento. Aperto ad un vasto pubblico, che può godere della poesia musicalarchitettonica di cui tutti abbiamo tanto bisogno».
Anche per le FFS è un’occasione per unire la cultura agli aspetti del vivere quotidiano. Patrick Walser, responsabile comunicazione Regione Sud, precisa «Le FFS salutano con favore iniziative di stampo culturale come il concerto del Münchener Holzbläserquintett; è grazie a questi eventi che le stazioni FFS, da luogo di transito si trasformano in piattaforme di scambio, di aggregazione e di arricchimento culturale».
ICPO vuole, con questo primo appuntamento, dare avvio ad una serie di concerti itineranti di gruppi da camera e, magari, dell’intera orchestra. Una collaborazione, quella trovata con FFS, che apre la strada ad altri momenti musicali nelle stazioni non solo della Svizzera italiana. Una particolarità che potrebbe diventare una consuetudine per permettere al pubblico di andare a vedere i concerti dopo il lavoro, vestito normale, rendendo la cultura un momento di semplice quotidianità, così come si fa in grandi città come, per esempio, a Berlino.
Fonte: Roberta Nicolò Comunicazione