Sono due gli aspetti centrali del nuovo appuntamento dell’Atelier Musicale che avrà luogo sabato 16 febbraio nell’auditorium G. Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano: da un lato, la consueta attenzione da parte degli organizzatori per i giovani musicisti e per le nuove realtà del concertismo italiano; dall’altro, la scelta di un programma per violino solo che spazia dal Settecento alla contemporaneità e che verrà eseguito da Roberto Arnoldi.
Figlio d’arte (suo padre è il direttore d’orchestra, clarinettista e compositore Natale Arnoldi), Roberto è nato a Bergamo nel 1991 e ha iniziato lo studio del violino a sette anni. Nel 2010 si è diplomato e nel 2013 ha acquisito il diploma di II livello in violino, ramo solistico, al Conservatorio di Como. Ha partecipato a masterclass con importanti nomi del concertismo internazionale e attualmente studia con il M° Cristiano Rossi al selettivo corso di perfezionamento in violino dell’Accademia Filarmonica di Bologna.
Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali e tenuto concerti per violino solo con programmi che spaziano da Bach ai contemporanei, dei quali ha eseguito anche opere in prima assoluta.
Il suo ampio interesse per la letteratura violinistica caratterizzerà anche il concerto dell’Atelier di sabato 16 febbraio, in cui si cimenterà con una delle più famose pagine per solo violino, la “Ciaccona” dalla Partita in re minore di Bach, summa del virtuosismo violinistico, passando poi a un grande interprete e autore quale Locatelli, contemporaneo di Bach. Il percorso raggiunge l’Ottocento con la pagina di un compositore belga ingiustamente misconosciuto come Eugene Ysaye, le cui sonate proseguono la grande tradizione bachiana per violino solo, per poi arrivare ai giorni nostri con “Respiri”, un’opera recente di Fabio Vacchi, figura rilevante del secondo Novecento italiano, e infine con una composizione di Natale Arnoldi, padre di Roberto.
Fonte: Ufficio stampa Atelier Musicale – Milano