La gente si sta abbrutendo e non ce ne accorgiamo.
Il galateo, la correttezza, i modi cortesi, la gentilezza, alcuni atteggiamenti, magari affettati, ma che davano la cifra di un’epoca e di una galanteria – tutti quei modi, insomma, che portavano la persona ad essere definita un galantuomo – ora non solo non sono più di moda, ma vengono definiti ridicoli.
La tragedia è che non ci si accorge più della cafoneria e, nella versione più soft, delle sgarbatezze.
Tanti atteggiamenti che caratterizzavano il vivere civile ormai sono intesi come manierismi o, ancora più negativamente, come “lecchinerie” o modi per mettersi in mostra.
Dare la precedenza ad una donna, salutare quando si entra in un ufficio, fare gli auguri di onomastico con una stretta di mano, mettere a suo agio un nuovo assunto o un nuovo collega magari chiedendo di andare al bar insieme, essere accoglienti e disponibili con i sottoposti, inventare qualche tecnica per non mettere in imbarazzo …tutti modi di fare che non si usano più e, quel che è peggio, nessuno se li aspetta più.
E se qualche irriducibile nostalgico della galanteria, se li aspettasse, avrebbe solo da soffrire.
Gentilezze, finezze, cortesie minime (anche un sorriso), – che poi sono solo un modo per essere umani – non sono più di questo mondo, e l’assenza non viene neppure avvertita come una mancanza. E’ un dato di fatto, la realtà è così.
E’ venuto meno uno stile e ci siamo tutti adeguati.
Abbiamo sdoganato la scortesia.
La gente non si accorge neppure di essere sgarbata, e non riesce neppure ad apprezzare eventuali finezze di cui è oggetto, figuriamoci delle sgarbatezze. Pure la permalosità rischia di scomparire, permalosità che ci metteva sul chi va là nei rapporti con gli altri.
Segni dei tempi.
I tempi avanzano. Chi rimpiange il passato rimane al palo o perde la sua serenità.
Adeguarsi? Se ci si riesce….
Meglio rimanere se stessi, magari incompresi, confidando che la vita darà un suo riscatto.