Simone Di Crescenzo, pianista dalla formazione eclettica, dopo il diploma in Conservatorio, ha proseguito la sua formazione all’Accademia di Arti e Mestieri del Teatro alla Scala di Milano e presso il Centro Universale del Belcanto di Modena con Mirella Freni e Paola Molinari. Sin dall’esordio della sua attività artistica è emerso in lui un vivo interesse per la musica vocale e cameristica, tanto da aver collaborato in veste di pianista e di maestro preparatore con musicisti di rilievo internazionale e star mondiali della lirica, quali Sumi Jo, Vittorio Grigolo e Daniela Dessì, del quale è stato pianista personale per alcuni anni.
Oggi Di Crescenzo è uno dei giovani pianisti eredi della tradizione italiana belcantistica ed è impegnato da più di dieci anni nello studio della prassi esecutiva del Belcanto storico. Si tratta di una lunga indagine che pone a confronto il repertorio vocale e cameristico con la trattatistica e le registrazioni storiche, fonti alle quali Di Crescenzo si approccia non solo in qualità di pianista, ma anche di musicologo. Parallelamente gli studi musicali, infatti, si è formato presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia-Cremona e attualmente è specializzando in Musicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Tra i suoi grandi amori, vi è sicuramente l’arte di Gioachino Rossini, stimato da Di Crescenzo sia come insigne operista, sia per le meno note raccolte di musica vocale e strumentale a cui il celebre compositore pesarese si è dedicato dopo l’addio alle scene del 1829 con il successo del Guillaume Tell. Infatti, dopo l’abbandono del teatro e della mondanità, Rossini non ripose la sua penna nell’astuccio: al contrario, si dedicò alla composizione di una miriade di brani di musica da camera, arie vocali e pezzi pianistici che lui stesso definì Péchés de vieillesse (Peccati di vecchiaia). Ed è proprio a questi peccati più intimi ma non meno affascinanti dei noti lavori teatrali che il nostro pianista ha dedicato il suo interesse e la sua attività.
Quest’anno, in occasione del centocinquantesimo anniversario della morte di Gioachino Rossini, Di Crescenzo ha riunito un parterre di musicisti noti sulle più importanti scene internazionali, impegnati a celebrare il grande compositore italiano. A marzo si è esibito presso il Museo del Duomo di Firenze insieme alla grande star dell’opera Sumi Jo e al virtuoso del violino Yury Revich per un evento esclusivo dal titolo “Gioachino Rossini: 150 anni dopo”.
Quest’estate, il viaggio alla scoperta del Rossini cameristico continua in Puglia e più precisamente a Martina Franca. Insieme al direttore artistico del Festival della Valle d’Itria Alberto Triola, Di Crescenzo ha raccolto un gruppo di artisti che dedicheranno un’intera serata al Cigno di Pesaro. Accanto a Simone Di Crescenzo infatti, i protagonisti del concerto saranno il virtuoso Yury Revich, astro nascente del violinismo internazionale, ‘Artista dell’Anno’ nel 2015 e già vincitore del rinomato premio ECHO Klassik, il soprano Maria Aleida, che da anni affianca alla carriera operistica un’intensa attività concertistica con Andrea Bocelli, e il clarinettista tedesco Nicolai Pfeffer. Sarà ospite d’onore della serata il basso Michele Pertusi, che riceverà il ‘Premio Celletti’ per il Belcanto 2018.
L’aspetto più straordinario della Soirée Rossini è il programma musicale che vedrà l’alternarsi di Arie da camera tratte dai suoi Péchés de vieillesse, a trascrizioni basate su suoi celebri motivi, realizzate dai più illustri virtuosi dell’Ottocento, tra cui Nicolò
Paganini e Charles Auguste de Bériot. Inoltre vi è una perla musicale di straordinaria bellezza, ma ancora poco nota al grande pubblico: Un mot à Paganini, un’Élégie che l’ormai anziano Rossini dedicò al più giovane virtuoso genovese.
Un evento singolare, dunque, per il florilegio di artisti che vi parteciperanno, per l’eccezionale proposta di interpreti e per la location elegante e ricercata. Il concerto si terrà mercoledì 18 luglio nel raffinato Cortile di San Domenico di Martina Franca (TA), magica cittadina dell’entroterra pugliese.
Foto in evidenza: Simone Di Crescenzo (©Marilena Garzarella)
Fonte: Ufficio Stampa Maria Borghesi
Per ulteriori informazioni: https://www.festivaldellavalleditria.it/spettacolo/soiree- rossini