Grazie alla proroga fino al 7 gennaio 2024 della mostra “Rivoluzione Vedova”, al Museo M9 di Mestre sarà possibile ancora immergersi nell0opera multimediale e site specific realizzata da Vitruvio Virtual Reality
Visto il suo grande successo e la calda accoglienza ricevuta da parte del pubblico, è stata prorogata fino al 7 gennaio 2024 la mostra “Rivoluzione Vedova”, a cura di Gabriella Belli e visitabile al M9 – Museo del ‘900 di Mestre. In occasione dell’esposizione, ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9 – Museo del ’900, lo studio Vitruvio Virtual Reality ha curato, ideato e realizzato la video installazione site specific e l’area immersiva dal titolo “Nel Tumulto. Situazioni contrastanti simultanee”, per celebrare l’arte di Emilio Vedova.
La mostra apre un percorso inedito che sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica del Novecento, una scelta che sottolinea il ruolo centrale di Emilio Vedova, la cui opera è interprete e testimone di un forte legame storico e civile con gli eventi che hanno segnato il XX secolo, mantenendo oggi la forza di una costante attualità.
In questo contesto ben si inserisce l’opera multimediale e site specific “Nel tumulto. Situazioni contrastanti simultanee”, di Vitruvio Virtual Reality, studio specializzato in computer grafica che realizza spot pubblicitari, tour virtuali per mostre o eventi di moda, esperienze di realtà aumentata e virtuale.
L’installazione è una sfida alla rappresentazione, una guida alla scoperta del segno e dei luoghi che hanno caratterizzato la vita dell’artista. Attraverso l’analisi del suo lavoro e del corpus teorico, il team multidisciplinare di Vitruvio Virtual Reality ha portato il proprio tributo con un corto in qualità cinematografica della durata di 3 minuti e 30 secondi, pensato per essere proiettato in un apposito spazio immersivo composto da 4 pareti contrapposte (superficie totale 56 mq). Il pubblico può imbarcarsi in un’esperienza multisensoriale che lo condurrà alla scoperta dell’immaginario del grande artista veneziano. Una sala immersiva che promette un viaggio emozionale nel mondo gestuale e creativo di Vedova.
“Nel tumulto” è un’opera multimediale site specific che si colloca all’incrocio tra la pittura, la filosofia, l’architettura e i segni di un immaginario visivo mutuato dal genius loci veneziano.
“Mediante l’elaborazione tridimensionale dell’immagine restituita con una tecnica apparentemente bidimensionale, in bianco e nero, colori chiave del linguaggio pittorico dell’artista, abbiamo creato un’immedesimazione empatica tra fruitore e artista sotto forma di dialogo introspettivo con il contesto semiotico della città” così dichiara Simone Salomoni coordinatore del progetto e co-fondatore di Vitruvio Virtual Reality.
Il tema centrale dell’installazione è il rapporto tra l’artista e la città, che Vedova ha sempre considerato come fonte d’ispirazione. Il suo lavoro, infatti, è strettamente legato al contesto lagunare, alla sua luce, ai suoi colori e alle sue architetture. Nel video si esplora lo stato emozionale dell’artista, la traslazione semantica tra oggetto e segno, l’impulso cinestesico e la gestualità che diventa un’azione energica, quasi una performance. L’installazione di Vitruvio Virtual Reality completa così il percorso espositivo della mostra che racconta con centotrenta opere il punto di vista di questo grande artista ed intellettuale, mettendoci a confronto, attraverso i suoi lavori, con i capitoli “caldi” della nostra storia recente, dalle macerie della Seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica internazionale che hanno sconquassato il mondo negli anni Sessanta e Settanta e ben oltre, fino alle soglie del Duemila.
Immergendosi “Nel tumulto” il visitatore, il cui punto di vista coincide anche con il piano pittorico, assisterà a una narrazione sviluppata su due livelli convergenti, scanditi da momenti di immedesimazione nell’azione-gesto in cui strati di segni e di pittura si sommano tra loro e da momenti contemplativi in cui emergono i luoghi e le architetture di Venezia che hanno ispirato i lavori di Vedova.
Fonte: Ufficio stampa CULTURALIA di Norma Waltmann