Il cortometraggio “As I Lay Dead” di Vitruvio Virtual Reality si è guadagnato un onorevole posto come unico progetto italiano selezionato nella categoria “Storie immersive” per la decima edizione del Venice Gap Financing Market al Festival del Cinema di Venezia 2023, un’iniziativa promossa dalla Biennale di Venezia che mira a ridurre le distanze tra registi, creativi e case di produzione con l’obiettivo di sostenere produttori europei e internazionali nell’assicurare il completo finanziamento dei loro progetti.
Durante le tre giornate del Venice Gap Financing Market, programmate dall’1 al 3 settembre 2023, verranno presentati i 62 progetti selezionati dei 280 arrivati, provenienti da tutto il mondo; tra questi sono 14 quelli della categoria “Storie immersive”, dove Vitruvio Virtual Reality rappresenta l’eccellenza per l’Italia.
“As I Lay Dead” è un cortometraggio in realtà virtuale di circa dieci minuti scritto e diretto da Simone Salomoni – scrittore, regista e sceneggiatore – e prodotto da Vitruvio Virtual Reality, società bolognese specializzata nella produzione di video e film immersivi in computer grafica.
L’idea del soggetto è nata dall’unione di due immagini particolari: quelle che passavano in televisione durante i primi giorni del conflitto in Ucraina e quella del Compianto di Niccolò Dell’Arca, un gruppo scultoreo in terracotta che ha lungamente ossessionato il regista.
“La morte non è nulla per chi la vive: siamo vivi e poi siamo morti. Il dolore è un carico che sopporta chi resta. Da questa intuizione semplice ho alzato la sguardo, ho pensato all’Antigone di Sofocle, al romanzo Mentre Morivo di Faulkner – il titolo è un esplicito omaggio al premio Nobel americano – e ho pensato di mettere in scena una macchina teatrale di 6 personaggi, ai quali ho assegnato il compito di raccontare diversi modi di esprimere il dolore. La storia di ‘As I Lay Dead’ è questa: come esprimiamo il dolore per la morte di una persona amata?” – spiega l’ideatore Simone Salomoni.
“As I Lay Dead” affronta il tema del lutto da una prospettiva del tutto diversa, portandoci letteralmente nella mente del defunto grazie alla realtà virtuale. Attraverso una narrazione suggestiva e poetica, il cortometraggio ci invita a esplorare il mondo interiore di colui che non è più con noi. L’ambientazione e il tempo della narrazione sono eterei, sospesi, sognanti e l’idea è indagare, attraverso le possibilità date dalla realtà virtuale immersiva, gli istanti successivi alla sola esperienza che accomuna ogni essere umano: la morte. La storia si sviluppa senza dialoghi con una serie di immagini oniriche e suggestioni intense che creano una connessione profonda tra lo spettatore e il protagonista defunto.
“As I Lay Dead” si distingue per la sua straordinaria capacità di farci riflettere sul significato della vita e sulla complessità del processo di lutto. Il cortometraggio invita a meditare su cosa significhi veramente essere vivi e su come il ricordo di una persona possa influenzare e plasmare coloro che sono ancora in vita. Il cortometraggio vuole parlare sia a coloro che nelle produzioni immersive cercano una grafica 3D originale sia a coloro che cercano le emozioni.
“Il nostro non è un prodotto di solo intrattenimento, sonda le possibilità della realtà virtuale raccontando una storia universale: vogliamo pertanto rivolgerci sia agli appassionati di immersività sia a un pubblico generalista in cerca di emozioni” – dice Alessandro Agostini, produttore e titolare di Vitruvio Virtual Reality.
Tre sono gli elementi peculiari di questa pellicola:
- l’esperienza si vive stando supini, soluzione inedita o quasi per la realtà virtuale;
- l’assenza di dialoghi che garantisce l’universalità del messaggio;
- il finale: ma qui non vorremmo guastare la sorpresa agli spettatori.
Attualmente sono coperti circa il 30% dei costi e vige un pre-accordo con un distributore canadese. L’obiettivo di Vitruvio Virtual Reality è quello, attraverso il Venice Gap Financing Market, di riuscire a completare il lavoro per poi partecipare ai Festival del 2024.
Il cinema immersivo in Italia è ancora un settore in crescita e sono necessari maggiori investimenti e riconoscimenti per favorirne lo sviluppo. Tuttavia, il lavoro svolto da società come Vitruvio Virtual Reality e l’impegno da parte del Festival del Cinema di Venezia e della Biennale di Venezia di promuovere questo settore, dimostra che c’è un interesse e un potenziale significativo per il cinema immersivo nel nostro Paese. Vitruvio Virtual Reality si sta facendo strada nel panorama italiano come una delle realtà all’avanguardia in questo campo. Attraverso la produzione di contenuti coinvolgenti e di alta qualità, la società sta contribuendo a portare il cinema immersivo al pubblico italiano, aprendo nuove possibilità per l’industria cinematografica.
Fonte: Ufficio stampa CULTURALIA