La città di Treviso protagonista della Street Art con la nuova mostra ‘Endless a Treviso’, prima esposizione museale dell’artista britannico, organizzata da Cris Contini Contemporary in collaborazione con il Comune di Treviso.
Dopo la recente partecipazione alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, lo street artist londinese, è stato scelto da Lavinia Colonna Preti – Assessore alla Cultura e al Turismo per esporre a Casa Robegan, nel cuore della città.
Casa Robegan, straordinario esempio di architettura rinascimentale nel cuore di Treviso, fatta edificare nel ‘500 da un importante notaio, è al centro di un progetto di valorizzazione artistica e culturale in grado di dare risalto agli artisti emergenti a livello nazionale e internazionale.
«Grazie a questa mostra, il talento, l’acuta provocazione e la capacità di sperimentare di Endless incontrano la nostra Città e siamo contenti che questa mostra arrivi a Ca’ Robegan, che vuole seguire un filone artistico e culturale basato sulla valorizzazione degli artisti contemporanei», le parole dell’assessore alla Cultura e Turismo Lavinia Colonna Preti. «Endless, che Treviso ha già imparato a conoscere grazie a Lizzy Vuitton, splendido murales nella storica sede di Geminiano Cozzi Venezia 1765, in Via S. Antonino 352/B sempre visibile al grande pubblico, tornerà così a portare il suo spirito e la sua capacità di comunicare, unendo la street art al fascino elegante e senza tempo di Treviso».
La mostra coordinata da Fabrizio Malachin Dirigente del settore Musei-Biblioteche Cultura-Turismo, è curata da Vera Agosti: “Dopo la donazione di un suo autoritratto con Gilbert & George alle Gallerie degli Uffizi, che è stata anche la prima volta in cui un’opera di street art è entrata a far parte della collezione dell’importante istituzione museale, e dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, Endless arriva alla sua prima personale in un museo italiano e omaggia la città di Treviso, che l’accoglie con entusiasmo, reinventando i suoi lavori iconici, come le serie “Chapel” e “Lizzy Vuitton”, attraverso i pattern architettonici e iconografici trevigiani. Il grande murale, inoltre, realizzato appositamente per l’occasione, esalta Treviso e la sua vocazione storica al commercio, attraverso specifici simboli dedicati. I temi esplorati dall’artista restano costanti, indagando il potere dei brand e il rapporto della società con la moda e lo star system” dichiara la curatrice.
Come un moderno esploratore, Endless ha camminato per le antiche vie con la sua macchina fotografica catturando la storia, il presente e gli elementi dell’habitat umano che caratterizzano Treviso e la rendono vitale e ricca di energia. Mosaici, pareti rivestite di graffiti contemporanei, segnali stradali, annunci pubblicitari e giornali, vengono inseriti nei nuovi lavori che riprendono i canoni stilistici che l’hanno reso uno dei rappresentanti più influenti dell’arte contemporanea. Opere su tela, su carta, su tessuto ma anche installazioni e un murale che esce dalla sede espositiva ed entra nella città quasi a prendere per mano i cittadini ed invitarli a percorrere Treviso con gli occhi dell’artista: all’incrocio tra Viale Sant’Antonio e Viale Burchiellati, Endless rende omaggio ai commercianti dei mercati, considerati motore dell’economia cittadina. Lo street artist rappresenta tre figure, ognuna con un elemento caratterizzante: un tessuto, un pesce e la sua caratteristica bottiglia di profumo ‘Chapel’ che si ritroverà anche nelle tele esposte al Museo.
I volti variano sia per stile che per consistenza: due sono tratti da pagine pubblicitarie rielaborate digitalmente, mentre il terzo è un collage di immagini che ritraggono luoghi celebri della città.
“Treviso è una bellissima città caratterizzata da un importante aspetto storico visibile non solo nelle sue mura, ma quasi tangibile nell’atmosfera. Ciò che mi interessa davvero è il contrasto tra questa storia e l’architettura moderna che ritrovo nelle sue strade e che riassume l’esistenza dell’umanità in tutto il suo splendore. Ogni città ha la sua energia e quella di Treviso è davvero infinita.” – dichiara l’artista – “Per questa mostra, la mia prima mostra museale, ho voluto creare una collezione delle mie opere più iconiche dando loro una nuova vita e includendo in esse elementi della mia città natale, Londra, e del luogo in cui viene ospitata la mostra, Treviso. Voglio che il visitatore senta una nuova energia quando poi camminerà per le strade della città e veda il suo contesto quotidiano come un paradiso di delizie visive”.
In esposizione a Casa Robegan, dieci le tele dedicate a ‘Lizzy Vuitton’, l’opera più popolare dell’artista che ha ritratto la Regina come ‘l’ultima icona di moda’. L’artista inserisce in questi dipinti elementi tratti dal paesaggio urbano di Treviso che ripropone anche nelle opere della serie ‘Chapel’; opere che raffigurano l’iconica fragranza Chanel n. 5, simbolo universale del culto del marchio: la società moderna è legata al fascino del lusso e adora questi oggetti come fossero simboli religiosi.
Per questa mostra, Endless ha deciso di creare un’opera d’arte in tessuto che rappresenta la tela ‘Crotch Grab’, remake della pubblicità di Calvin Klein degli anni ’90 con Mark Wahlberg e prima opera di street art ad essere entrata, nel 2021, nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Non solo tele ma anche oggetti di uso quotidiano che vengono interpretati dall’artista come vere e proprie opere d’arte nate dalla collaborazione con alcune realtà produttive del luogo, un omaggio alla laboriosità e alla grande maestria artigianale che si respira nel territorio. Sarà possibile ammirare, nelle sale di Casa Robegan, le porcellane d’artista disegnate da Endless e realizzate dalla Manifattura Geminiano Cozzi Venezia 1765 e ispirate alle sue immagini più iconiche come Lizzy Vuitton o Chapel Blu e Endless Logo e gli occhiali nati dall’unione dell’estro creativo di Endless e della Barberia Bottega Ottica di Treviso. Occhiali realizzati interamente a mano in cui lo street artist ha portato elementi della strada e dell’ambiente urbano che rendono questi accessori di moda vere e proprie opere d’arte da indossare ed esibire.
In mostra, anche contenuti video: immagini urbane che hanno ispirato Endless. Dalla strada ai luoghi più istituzionali come i musei: l’arte non ha confini ma conduce lo spettatore in un viaggio di scoperta che lo incoraggia a vedere la bellezza nel proprio ambiente urbano, ad aprire le menti al mondo dell’arte di strada, cosa rappresenta, dove può essere trovata e come interpretarla.
ENDLESS
Si fa chiamare “Endless” – Senza fine – una parola che incarna la sua illimitata creatività, passione ed energia. Londinese di origine, l’artista Endless fonde pratiche e registri stilistici sia di arte contemporanea che di street art. Ha iniziato utilizzando le strade di Londra come vetrine delle sue opere e da lì la sua reputazione è cresciuta, catturando l’attenzione del mondo dell’arte, dei marchi iconici e dei media. Mai carenti di significato o di profondità, i messaggi chiave all’interno delle sue vibranti opere danno forma in modo imparziale ad osservazioni sociali che esplorano il rapporto dell’umanità con la moda, pubblicità, brand-culto, consumismo e la cultura delle celebrità, spesso fondendo in un tutt’uno immagini urbane contemporanee. La sua costante forza creativa e l’impenetrabile etica del lavoro hanno portato Endless a fare passi da gigante nel mondo dell’arte, tanto da assegnargli il primato come primo street artist presente nella collezione permanente dalle prestigiose Gallerie degli Uffizi e ad esporre all’interno della Biennale di Venezia. Endless continua ad esprimere idee attraverso la sua street-art, ma le sue opere più esclusive si trovano nelle gallerie Cris Contini Contemporary e nelle case dei collezionisti di tutto il mondo.
*Nella foto in evidenza: Endless, WIN CASH!, 2022 Mixed media on canvas 200 x 160 cm 78.74 x 62.99 in _ Endless Treviso | Museo Casa Robegan | Courtesy of Cris Contini Contemporary
Fonte: Ufficio stampa Barbieri&Ridet