È una serata interamente dedicata agli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino quella di martedì 29 novembre. Guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, gli Archi esploreranno territori musicali dove si svelano affetto, bellezza e sensibilità, creando sempre nuove alchimie.
Ad aprire il concerto un brano che riassume questi sentimenti. L’Elegia per orchestra d’archi di Pëtr Il’ič Čajkovskij venne commissionata al compositore nel 1884, per celebrare i cinquant’anni di carriera dell’attore e regista russo Ivan Samarin, al lavoro in quegli anni all’Evgenij Onegìn. Un lavoro a cui Čajkovskij si dedicò con entusiasmo, componendolo in soli quatto giorni. Quando sei anni dopo Samarin morì, questa pagina così poetica divenne la perfetta elegia in sua memoria.
È invece un’opera giovanile, ma non per questo acerba, la Serenata in mi bemolle maggiore per archi di Ermanno Wolf-Ferrari. Il compositore la scrisse nel 1892, appena diciassettenne, ma resta una delle sue composizioni più amate, con quelle gioiosità, vivacità ed irrequietezza che solo l’adolescenza può regalare.
La Romanza op. 42 di Jean Sibelius venne invece scritta dal celebre compositore finlandese quando aveva poco meno di 40 anni, nel 1904, e riassume in musica l’amore del compositore per la moglie Aino, con la quale si era da poco trasferito in quella che sarebbe stata la loro dimora del cuore per la vita: Ainola, la casa vicino al lago Tuusula.
Chiude il concerto la Suite di Leoš Janáček, scritta nel 1877, primo lavoro orchestrale del compositore cecoslovacco. All’epoca, Janáček aveva ventitré anni e non aveva ancora ultimato gli studi musicali. Ma anche in questo caso, il lavoro giovanile racchiude già in sé eleganza e talento compositivo, uniti a un tocco di romanticismo e poesia che il lirismo degli Archi esalta.
Nel solco di una tradizione varata da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto dal micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell’atmosfera speciale del concerto, è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all’Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.
Accanto al concerto di martedì 29 novembre, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino), sono previste la prova generale di lunedì 28 novembre, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 27 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L’Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l’ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l’esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.
L’Orchestra Filarmonica di Torino propone per ogni appuntamento di Stagione alcune interessanti iniziative collaterali, frutto di collaborazioni consolidate, per creare sempre nuove alchimie.
Si segnala, in particolare, l’iniziativa che, per il quinto anno consecutivo, vede insieme Fondazione Torino Musei e OFT in un progetto per avvicinare il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.
“RAME / VENERE – Affetto, bellezza, sensibilità” è in programma alla GAM sabato 26 novembre, alle ore 16.30 per un percorso nella mostra OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento.
Il rame è un metallo dal colore rossastro, ottimo conduttore di elettricità e calore. Il suo simbolo chimico è Cu, da cuprum ossia il nome del rame in latino. Cuprum, a sua volta, deriva la sua denominazione dall’isola di Cipro, dove il rame era estratto in abbondanza. Cipro fu anche il luogo dove nacque Venere dea della bellezza, dell’amore e della sensualità. Il percorso propedeutico al concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino nelle sale della Collezione della GAM, quindi, non potrà che essere ispirato alla visione della figura femminile nell’arte moderna: la donna vista come musa e come fonte di passione e desiderio.
L’iniziativa è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e di Abbonamento Musei. Le visite sono condotte da Theatrum Sabaudiae. Visite guidate a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta e Torino Piemonte Card). Info e prenotazioni: tel. 011.5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com. È possibile effettuare l’acquisto anche online.
Fonte: Ufficio stampa OFT – Orchestra Filarmonica di Torino