In quest’iniziativa lo storico si occupa di una celebre zona lungo la Riviera di Levante: le Cinque Terre.
L’evento s’intitola Monterosso nel XV secolo: racconta le vicende del borgo rivierasco durante il periodo in cui la Liguria e la Repubblica di Genova assistettero a un tumultuoso susseguirsi di egemonie e dominazioni (Valois, Paleologi, Fregoso, Visconti, Sforza, Fieschi).
Già celebre nel Quattrocento per la suggestività del suo aspro paesaggio e per la qualità dei vini prodotti in loco (esportati anche in Francia e in Inghilterra), Monterosso era molto prossima alla Val di Magra, zona nevralgica per i commerci europei.
L’antica Lunigiana ospitava importanti itinerari stradali (il più noto è la Via Francigena), che si raccordavano agli approdi situati attorno al Golfo della Spezia e alla foce della Magra.
Qui gli interessi dello stato genovese (che controllava Monterosso) si scontravano con quelli di altri potentati: la Repubblica Fiorentina (gestita dai Medici), i ducati di Ferrara, Modena e Reggio (retti dagli Este), la Repubblica di Lucca, il Ducato di Milano (dominato prima dai Visconti e poi dagli Sforza), il casato Aragona (signore della Catalogna e pretendente al trono di Napoli), il Regno di Francia (governato dai Valois), i lignaggi Fieschi, Fregoso, Landi e Malaspina.
Per preparare i contenuti della mostra Davide Tansini ha attinto a fonti archivistiche conservate a Firenze, Genova, La Spezia, Levanto, Lucca, Massa, Milano, Monterosso al Mare, Parma, Pontremoli e Venezia.
La tematica dell’esposizione è diversificata: questioni politiche ed economiche si affiancano ad argomenti come ambiente, cultura, società e vita quotidiana dell’area appenninica compresa fra Emilia-Romagna, Liguria e Toscana.
Monterosso nel XV secolo è accessibile fino al 6 novembre sul sito www.inarce.com.
Fonte: Ufficio Stampa – Serena Cominetti