Sabato 2 aprile (ore 21.00) si chiude la stagione musicale del Teatro Bonci di Cesena con Progetto Čajkovskij, concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Maderna con il violinista lettone Ilya Grubert e Stefano Pagliani Direttore.
Il Concerto op. 35 di Čajkovskij è l’ultimo dei grandi concerti romantici dedicati al violino. Nata nei mesi di marzo e aprile del 1878, la composizione precede una lunga e sofferta crisi creativa del musicista. Il Concerto non è però un’opera tormentata, l’invenzione melodica è ricchissima e pregnante, i temi di danza si armonizzano con eleganza al lirismo e al virtuosismo, gli effetti e i dialoghi orchestrali sono calibrati con perfetta consapevolezza, e queste caratteristiche l’hanno fatto diventare uno dei cavalli di battaglia di tutti i virtuosi del violino fino ad oggi.
Più complessa è la genesi della quarta Sinfonia, composta fra il 1876 e il 1878; qui la biografia è drammaticamente presente, impregnando la musica di disperazione esistenziale.
«Così la vita è un costante alternarsi di aspra realtà, di sogni evanescenti, di fuggevoli visioni di felicità. Non vi è alcun porto. Si naviga su quel mare finché esso vi sommerge e vi fa affondare nella sua profondità»: così lo stesso compositore descrive in una lettera i significati della sua opera.
Ilya Grubert, nato a Riga, in Lettonia, ha iniziato gli studi alla Scuola di Musica “E. Darzin”. Nel 1975 vince il Concorso “Sibelius” di Helsinki e nel 1978 sia il Concorso “Paganini” di Genova sia il Concorso “Tchaikovsky” di Mosca. Da quel momento suona con le migliori orchestre al mondo.
È stato diretto da Mariss Jansons, Gennady Rozhdesvensky, Voldemar Nelson, Mark Wigglesworth e Maxim Shostakovich. Si è esibito negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in tutta l’Europa.
Vive in Olanda ed è docente al Conservatorio di Amsterdam. Suona un violino Pietro Guarnieri del 1740 appartenuto a Wieniawski.
Stefano Pagliani, si è formato alla scuola di Paolo Borciani, primo violino del Quartetto Italiano.
È stato Konzertmeister del Teatro alla Scala di Milano e della Orchestra Filarmonica, oltre che nelle più prestigiose orchestre italiane. Ha fondato il “Trio d’archi della Scala”, i “Virtuosi Italiani”, i “Solisti della Scala”. Ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica di Lucerna e con l’Orchestra Mozart. Lorin Maazel lo ha definito «il più autorevole Konzertmeister presente in Italia».
Tra i suoi ultimi tour: Sud America, Canada, Nord America, Asia.
All’attività concertistica affianca l’attività didattica, collaborando con vari Conservatori e Accademie italiane. Nel 2019 ha fondato la “Scuola italiana d’Archi”.
Fonte: Ufficio stampa ERT / Teatro Nazionale c/o Teatro Arena del Sole – Bologna