Martedì 15 e mercoledì 16 febbraio alle 20.00 va in scena al Teatro Arena del Sole “Tiresias”, un progetto di Bluemotion con la regia di Giorgina Pi e l’interpretazione di Gabriele Portoghese: spettacolo che ha recentemente vinto ben tre Premi Ubu 2021, per il Migliore attore protagonista, il Miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica e Miglior progetto sonoro.
Dopo Wasted, prodotto da ERT, Giorgina Pi e Bluemotion, anime del Collettivo Angelo Mai, hanno continuato a lavorare sulla scrittura di Kae Tempest, figura di spicco della poesia, della scrittura e del rap inglese, non binaria, Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2021, adattando il poema Hold Your Own/Resta te stessa con la traduzione dello studioso Riccardo Duranti, che da tempo collabora con la compagnia.
Il testo, pubblicato in Italia da Edizioni E/O, prende spunto dal mito del profeta cieco Tiresia, per raccontare la storia di un giovane che viene trasformato in donna perché ha assistito al rapporto sessuale fra due serpenti, e li ha separati con il suo bastone. Dopo alcuni anni torna ad essere uomo incontrando di nuovo gli stessi serpenti e ripetendo la stessa scena. È proprio questa sua doppia transessualità che lo fa convocare per risolvere la contesa fra Zeus ed Era: chi dei due prova più piacere nell’atto sessuale? Viene punito da Era con l’accecamento per aver dato ragione a Zeus, attribuendo alla donna un piacere nove volte superiore. Zeus cerca di controbilanciare la punizione terribile di Era assegnandogli le capacità profetiche.
Tempest spinge la società contemporanea a guardarsi allo specchio e a prendere coscienza di sé in un modo diretto e provocatorio. Il risultato è un tour de force ritmato e ipnotico, che rappresenta un sorprendente salto in avanti per una delle più talentuose e promettenti artistǝ inglesi.
Nelle note di regia Giorgina Pi scrive: Tiresia è il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, è al di fuori dell’ordine naturale, è un corpo che vive più sessualità, più età in una vita.
Quando i suoi occhi smettono di vedere iniziano a leggere il futuro. Tiresia è un’entità che nell’Ade custodisce le risposte, è tramite tra l’umano e il divino. È fuori dalla retorica del potere, è continuamente una frattura nella narrazione, e con le sue vizze mammelle – per dirla con Eliot – vive in mezzo alle piccole cose, non è gerarchico nel sapere e nell’esperire. K. Tempest lo/a osserva vagare: ragazzino timido, giovane donna che scopre amore e chiaroveggenza, anziano solitario e molto altro. Accanto divinità antiche si mischiano con noi stanchi alla fermata dell’autobus, un piccolo parco di periferia diventa bosco sacro e il mito denuncia intima. Tante vite in una vita, tante e tanti noi in continua metamorfosi per rimanere ciò che scopriamo di essere. Tiresia è via d’uscita alla natura, le sue tante e sfrontate vite sfidano l’ordine naturale, sorpassano le regole sessuali e la gerarchia del tempo: Tiresia è simultaneità.
Tra vecchi dischi e nuove impressioni, un corpo solo, quello di Gabriele, all’ora viola, sospesa tra giorno e notte, segue orme poetiche e sonore, per le strade di un mondo che morendo rinasce. Hold Your Own/Resta te stessa corteggia Tiresia di Eliot che identifica l’indovino nel poeta, che sa unire il misterioso tema dell’origine insieme alla veggenza del non ancora. Facciamo allora che i versi siano in carne ed ossa, proprio come nella spoken word poetry, mettiamoci in cerchio ad ascoltarli.
La nostra vita di adesso è lacerata e frastornata da ferite ancestrali dovute a questa nuova peste e da pressioni soffocanti causate dalla ferocia rinnovata del capitalismo. Difficile trovare la forza di restare se stesse/i. Abbiamo chiesto aiuto a chi non ha bisogno di guardare per sapere. Tiresia per noi è un rito. “Tiresia, vienici a parlare” chiede K. Tempest e noi con lei. Stavolta ti ascolteremo.
Siamo qui che vogliamo capirti. Sappiamo che vedi fino in fondo nel passato, tu non perdi la memoria come noi, non ti preoccupi di piacere, sei povero, vecchio, vagabonda, sporco, trans, in mezzo alle cose, sempre imprevisto. Qualcosa nel crepuscolo in arrivo sussurra di non tormentarsi le mani. Non importa ciò che oggi perdiamo. Non è ancora domani.
Bluemotion è una formazione nata a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai: performer, registi, musicisti e artisti visivi si uniscono, confrontando i propri sguardi sul presente e sull’arte. Artisti e anche attivisti nel campo dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. Le loro opere sono sempre creazioni collettive, risultato dello scambio e delle visioni dei membri del gruppo. A marzo 2014 i componenti di Bluemotion hanno subito accuse molto gravi che tentavano di tradurre il loro impegno politico in atti criminosi. Dopo più di un anno sono stati scagionati da ogni accusa e si è conclusa un’incresciosa indagine che ha tentato di limitare la loro libertà e di ridurre le intense e decennali attività dell’Angelo Mai.
Dal 2015 la compagnia si è impegnata nella diffusione in Italia dell’opera della drammaturga inglese Caryl Churchill, partecipando al progetto teatrale ed editoriale Non Normale, Non Rassicurante. Progetto Caryl Churchill, attraverso mise en espaces, traduzioni, radiodrammi (in particolare Non Non Non Non Non Abbastanza Ossigeno per Rai Radio3) e soprattutto con la direzione di spettacoli tra cui Caffettiera Blu, Settimo Cielo, Not not not not not enoug h oxygen.
Nel 2016 l’Angelo Mai e Bluemotion ricevono il premio Ubu Franco Quadri.
Dal 2019 lavora sulla scrittura di Kae Tempest, poeta, rapper e performer. A dicembre 2019 debutta con Wasted e a febbraio 2020 inizia il progetto Tiresias che vince nel 2021 tre Premi Ubu per Miglior testo straniero, Miglior progetto Sonoro e Miglior attore protagonista. Nel 2020 inoltre produce Guida Immaginaria, scrittura di Giorgina Pi e Gabriele Portoghese, viaggio sonoro ed immaginario del Museo dell’Acropoli di Atene.
*Nella foto in evidenza: TIRESIAS (Ph.Lau Chourmo)
Fonte: Ufficio Stampa ERT / Teatro Nazionale c/o Teatro Arena del Sole