Lo spettacolo, costruito sulla base di sette testi scritti da sette diversi autori – ognuno selezionato dalle realtà teatrali di riferimento del proprio paese interne al network –, affronta il tema complesso della democrazia.
Martedì 21 dicembre alle ore 20.00 va in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna per un’unica data, in prima assoluta, lo spettacolo Running for Democracy, progetto conclusivo del network europeo per la mobilità degli artisti Between Lands, composto da sette partner internazionali con l’obiettivo di difendere una comune visione democratica del mondo e promuovere il ruolo della cultura all’interno della società, attraverso scambi artistici e spazi di riflessione, trasmissione, condivisione: Onassis Foundation Atene (Grecia), Teatro Nacional de Catalunya Barcellona (Spagna), KVS Bruxelles (Belgio), ERT / Teatro Nazionale (Italia), Teatro Nacional São João Porto (Portogallo), La Comédie – CDN de Reims (Francia), Teatro Calderón Valladolid (Spagna).
Lo spettacolo, composto dagli stessi testi, ma diretto da registi differenti, è stato messo in scena in ogni paese e teatro del network. L’edizione italiana è l’ultima a debuttare, subito dopo quella belga, presentata lo scorso 11 dicembre al Teatro KVS di Bruxelles. Mentre a giugno 2021 per ERT è stato Nicola Borghesi di Kepler-452 a dirigere la performance spagnola al Teatro Calderón di Valladolid a giugno 2021.
In Italia la regista ospite a realizzare Running for Democracy per il Teatro Arena del Sole è la catalana Judith Pujol.
Lo spettacolo, costruito sulla base di sette testi scritti da sette diversi autori – ognuno selezionato dalle realtà teatrali di riferimento del proprio paese interne al network –, affronta il tema complesso della democrazia: Mickaël De Oliveira (Portogallo) firma Lezioni di sopravvivenza; Lena Kitsopoulou (Grecia) Democrazia oppure Un’amichevole serata democratica; Charlotte Lagrange (Francia) Una piazza spopolata; Rachida Lamrabet (Belgio) Lademocrazia non è uno stato; José Manuel Mora (Spagna) Democrazia. Cinque frammenti e unepilogo per un’opera breve; Silvia Navarro Perramon (Spagna) Sette istruzioni per l’educazionedei pargoli (nel Secolo XXI); Pier Lorenzo Pisano (Italia) Gente.
Running for Democracy è un testo teatrale composto da brevi opere, piccoli esempi di ciò che la democrazia può essere o non può essere; della sua influenza sulle persone, dell’incapacità dell’essere umano di portarla a compimento. I drammaturghi affrontano con stili diversi vari argomenti come il silenzio, la segregazione, il commercio, la ricerca dell’identità, il privilegio, il dissenso, la violenza e la pulizia. Un collage che invita a riflettere su quali siano i modi di agire e decidere in comunità, le scelte da prendere che riguardano la collettività.
Sette quadri per sette storie prese dal quotidiano, da vicende reali che si compiono tutti i giorni, o immaginate in un futuro distopico, spaventosamente vicino. Passando da un affresco all’altro, che la regista decide di caratterizzare attraverso diversi colori, cambiano i toni di ogni racconto: si passa dalla comicità all’impossibilità comunicativa, dal dramma della povertà e dell’emarginazione alla solitudine della ricchezza.
Gli autori mettono in luce, senza fare sconti, le criticità della democrazia e delle regole europee che normano i nostri diritti e doveri, toccando questioni scottanti come l’identità di genere, il diritto di voto per immigrati, la gentrificazione delle grandi metropoli.
«Running for Democracy – afferma la regista Judith Pujol – solleva una domanda interessante per me: se il progetto ha permesso a sette autori di ripensare il concetto di democrazia e scrivere un testo, come posso rappresentare i testi rispettandone l’unicità ma dando vita a una drammaturgia collettiva? In un momento in cui la mobilità è complessa, è un piacere per me condividere questa esperienza in ERT, poter essere a Bologna a presentare l’ultima tappa di questo lungo viaggio di scambi, di reti e di dialoghi che è Running for Democracy».
Judith Pujol, regista catalana, è laureata in Storia dell’Arte (UB) e in Regia e Drammaturgia (ESAD-Institut del Teatre) e successivamente al Master in Pratica Scenografica e Cultura Visiva presso l’UCM, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía y Artea.
Unisce la creazione scenica con l’insegnamento e la gestione culturale. Attualmente lavora come Coordinatrice di Progetti Artistici al Teatre Nacional de Catalunya ed è professoressa del Master in Pensiero e creazione scenica contemporanea alla FUESCyL.
Nel 2010 fonda la Compagnia Obskené, occupandosi della direzione artistica e produzione.
Tra i lavori più recenti: Els ocells ho fan, i les balenes i les puces també in residenza artistica al Teatro Tantarantana-El Cicló di Barcellona; Inquilino di Paco Gámez per il Centro Dramático Nacional di Madrid. È consulente artistica per Talaré a los hombres de la faz de la tierra di María Velasco, in scena nella Sala Cuarta Pared al Festival de Otoño di Madrid; drammaturga e consulente per Suite Toc núm. 6, insieme a Clara Peya, Ariadna Peya e María Velasco (compagnia Les Impuxibles), in scena nella Sala Beckett di Barcellona nel 2019.
È regista di Zonas de conflitti, spettacolo inaugurale della Stagione 2019-20 del Teatro Español di Madrid – di cui è stata anche coordinatrice artistica – e nel 2018, insieme a Mònica Bofill, di Tot va bé si acaba bé da Shakespeare, con la Companyia Parking Shakespeare di Barcellona.
Collabora inoltre con artisti come Carme Portaceli e Janaina Carrer e con la compagnia internazionale Psirc.
Pier Lorenzo Pisano è uno scrittore e regista teatrale e cinematografico italiano, scelto per il progetto Between Lands da ERT / Teatro Nazionale, con cui ha realizzato nel 2019 lo spettacolo Per il tuo bene. Si è formato come attore alla Guildhall School of Music and Drama di Londra e attualmente lavora come attore e regista per il teatro e il cinema. Il suo cortometraggio Così in terra è stato selezionato al Festival di Cannes nel 2018. Nel 2016 ha vinto il Premio Hystrio per il testo teatrale Fratelli, nel 2017 il Premio Riccione-Tondelli per Per il tuo bene e nel 2021 il Premio Riccione per il Teatro con Carbonio.
Rachida Lamrabet è scrittrice e avvocato belga di origine marocchina, scelta dal Teatro KVS di Bruxelles (Belgio). Ha vinto il Premio Debuutprijs, riconoscimento dell’editoria fiamminga assegnato al migliore esordiente da Boek.be, con il suo libro d’esordio Vrouwland. Ha scritto una raccolta di racconti dal titolo Een kind van god. Su commissione del KVS e del Goethe Institute, firma la sceneggiatura di Deburkanisation, che l’ha portata al centro di numerose polemiche mediatiche, dopo le quali è stata licenziata dal collegio direttivo di Unia (Centro Interfederale per le Pari Opportunità – Bruxelles); in risposta ha scritto il saggio Zwijg Allochtoon. Ha recentemente vinto il Culture Prize KU Leuven e il Flemish Culture Prize Ultima for Arts.
Charlotte Lagrange è regista e scrittrice, parte della compagnia teatrale La Chair du Monde, scelta da FARaway Festival/Comédie de Reims (Francia). Ha scritto Désirer tant (2018) in cui ritrae tre generazioni di donne che affrontano i propri desideri contro la camicia di forza della società. Una tensione tra macro e micro storie, che ricorre spesso nel suo lavoro, in cui è visibile una continua ricerca sulle realtà politiche.
José Manuel Mora è uno scrittore spagnolo, laureato in scrittura drammatica, scelto dal Teatro Calderon de Valladolid. È fondatore e direttore artistico di Madrid Draft.inn, uno spazio per la crescita e lo sviluppo di collaborazioni internazionali. Dirige le edizioni spagnole del Festival FRINGE e scrive per la compagnia Peeping Tom. Il tratto interdisciplinare è ciò che contraddistingue la sua scrittura.
Lena Kitsopoulou è un’attrice, scrittrice e regista greca, scelta per il progetto dalla Fondazione Onassis. La sua raccolta di racconti Nichterides ha vinto il premio Diavazo come Miglior autore esordiente nel 2007. Ha realizzato spettacoli per la Fondazione Onassis, Theatro Technis ad Atene, in Germania e nel Regno Unito. Ha vinto l’Internationaler Autorenpreis per la sua pièce Athanasios Diakos all’Heidelberg Stückemarkt nel 2013. Il suo lavoro accosta il teatro contemporaneo a elementi tipici della cultura greca classica, come i miti e la rebetika.
Mickaël De Oliveira è uno scrittore franco-portoghese scelto dal Centro Dramatico São João di Porto. Scrive per il teatro dal 2004 e nel 2008 ha fondato il Coletivo 84, realtà che dirige. Nel 2007 ha vinto il premio Nova Dramaturgia Maria Matos per O que é teu entregou aos mortais. I suoi lavori sono stati messi in scena in Francia, Belgio, Svizzera e Norvegia. È inoltre direttore artistico del progetto Encontros de Novas Dramaturgias Contemporaneas, che ha come obiettivo portare all’attenzione la scrittura portoghese contemporanea e internazionale.
Sílvia Navarro Perramon è una drammaturga e regista teatrale catalana, laureata in Sociologia e in Regia e Sceneggiatura, scelta dal Teatro Nacional de Catalunya di Barcellona. Ha scritto 94 minuts (IATI Theatre NYC-Barcelona, Tantarantana, 2017), Ifigènia en Taxi (Tantarantana, 2019), Coloms (CDN-Sala Beckett, 2021), Our house in flames (IATI Theatre, NYC, 2021). Ha vinto il Ciutat d’Alcoi Playwriting Award nel 2018 con Un turista se suïcida e il Frederic Roda de Teatre Playwriting Award 2020 con Negatius. È stata selezionata per l’VIII Laboratorio de Escritura Teatral Fundación SGAE nel 2020 con El último soviético (pubblicato da Fundación SGAE) e per il Carme Montoriol grant by Ajuntament de Barcelona nel 2020 con lo spettacolo Exits pursued by a bear.
Fonte: Ufficio Stampa ERT / Teatro Nazionale c/o Teatro Arena del Sole – 40121 Bologna