È del 3 gennaio l’articolo con il quale il quotidiano britannico The Daily Telegraph lancia l’iniziativa. L’idea è semplice. Gennaio è il mese “detox” per eccellenza. Dopo le abbuffate delle feste in molti si prefiggono l’obiettivo di fare qualche rinuncia per tornare in forma.
Perché non inserire allora anche la rinuncia a essere perennemente con lo smartphone in mano alla ricerca di nuove informazioni e notifiche?
L’idea appare molto sensata. L’Università di Chigago ha dimostrato come i social media creino una dipendenza più forte delle sigarette, mentre già l’anno scorso, la ricerca #StatusofMind della Royal Society for Public Health aveva trovato una connessione fra l’uso dei social media e la crescita di insonnia, ansia e depressione.
Personalmente sostengo questa iniziativa e aderirò.
A uno sguardo superficiale può sembrare paradossale per un consulente in comunicazione nativo digitale, che con i social media ci lavora, e consiglia ai propri clienti come utilizzarli al meglio. In realtà nessuno discute la grande efficacia di questi canali di comunicazione.
Si tratta di distinguere fra uso e abuso. Nel mio caso sebbene continuerò a utilizzarli a scopo professionale, a gennaio eliminerò il loro utilizzo nel tempo libero.
Troppe volte mi trovo a prendere il telefono in mano e controllare le notifiche come prima attività del mattino o a dare un’occhiata ai vari feed interrompendo altre attività o comunque diminuendo la mia concentrazione su di esse.
Chi non si riconosce almeno in parte in questi comportamenti?
Sovrappensiero, quindi senza uno scopo preciso, ci troviamo con il telefono in mano, magari senza prestare attenzione a chi è con noi fisicamente e rinunciando al vero valore aggiunto dei rapporti fra esseri umani: guardarsi negli occhi, ascoltarsi, condividere del tempo e delle idee stando insieme.
Inoltre un periodo di riposo dai continui stimoli a mio parere è molto utile per ripartire con ancora più concentrazione e avendo le idee più chiare.
Ecco quindi alcuni consigli pratici del Daily Telegraph su come mettersi a dieta dai social media:
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1) Cambiare il modo in cui sblocchiamo il telefono. Lo facciamo automaticamente. Ma cambiare il codice di sblocco ci costringe a focalizzare l’attenzione in quel momento e di conseguenza a ricordarci di non farlo.
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2) Rimuovere o spostare le applicazioni dei social media e accedere via web browser. È un modo per rendere l’accesso più scomodo. Riservare la prima schermata dello smarphone ad applicazioni utili come le mappe, le note e il calendario.
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3) Disattivare le notifiche. Spesso sono “on” automaticamente, causando vibrazioni, suoni e la comparsa di icone. Si può fare anche con le conversazioni di Whatsapp.
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4) Istallare applicazioni blocker. Tool come Freedom possono limitare l’uso di app e siti web, impostando quali permettere e quali non utilizzare.
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5) Caricare il telefono fuori dalla camera da letto. Lo sappiamo perché ce l’avete lì. Ma una semplice risposta è comprarsi una banale sveglia.
Non mi resta che augurare un buon Dry-Fi January a chi vorrà provarci.
Simone Guzzardi
Nato a Milano nel 1982, ha compiuto studi nell’ambito della comunicazione e non ha più smesso di occuparsene.
In oltre dieci anni di esperienza presso alcune delle principali agenzie presenti in Italia, ha avuto modo di operare per importanti aziende italiane e internazionali attive in particolare nei settori finanziario, bancario, assicurativo, ITC, food&beverage e manifatturiero.
A febbraio 2017 ha fondato, insieme a The Van, l’agenzia di comunicazione istituzionale L45, della quale è anche Amministratore Delegato.
Docente in Master Post Universitari e redattore per magazine online.
È appassionato di musica e vespista irriducibile in ogni stagione.