Possono richiederla i nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro che hanno subito licenziamento, cassa integrazione (almeno 6 mesi) o circostanze simili che hanno modificato in negativo la situazione reddituale.
Il Consiglio comunale dello scorso 30 settembre ha approvato all’unanimità la delibera proposta dall’Amministrazione Comunale per la riduzione della Tari per le utenze domestiche di determinate famiglie.
Nel dettaglio si tratta dell’abbattimento della quota variabile del 100% per le utenze domestiche residenti con le seguenti caratteristiche (deve essere rispettata la duplice condizione):
- nucleo familiare di ISEE inferiore o uguale a 25.000 euro con riferimento all’ultima annualità certificabile (ISEE 2021);
- presenza all’interno del nucleo familiare di un componente che abbia subito nel periodo dell’emergenza epidemiologica una modifica in negativo della propria situazione reddituale a causa di licenziamento, cassa integrazione (di almeno sei mesi) o circostanze similari da certificare attraverso documentazione probante a cura dell’interessato (lettera di licenziamento, cassa integrazione, ecc.).
«Si tratta di una delibera che riguarda le famiglie – sottolinea l’Assessore al Bilancio Giuseppe Russo – il nostro obiettivo è dare un aiuto concreto a quei nuclei familiari che nel periodo della pandemia hanno subito provvedimenti come il licenziamento o la cassa integrazione. Per venire incontro alle loro esigenze abbiamo previsto un abbattimento fino al 100% della quota variabile della Tari. Questa delibera è una delle risposte che la nostra Amministrazione comunale sta mettendo in atto per rispondere alle esigenze dei cittadini più deboli e in difficoltà».
Le tariffe approvate spaziano per la parte variabile dai 28.21 euro per i nuclei familiari formati da una sola persona fino ai 168.39 euro per le famiglie con almeno 6 componenti.
La delibera in Consiglio comunale ha incassato il parere favorevole anche dei gruppi di opposizione.
Fonte: Comunicazione – Comune di Melegnano