Il sito giorgiostrehler.it, una nuova collana editoriale, una mostra, un ricco calendario di appuntamenti tra memoria e immaginazione del futuro, un festival internazionale.
In collaborazione con una fitta rete di istituzioni culturali della città, con la Media Partnership di Rai Cultura e l’alto patrocinio del Parlamento Europeo per la serata del 1° ottobre Il mio mestiere è raccontare storie.
Si apre il 14 agosto prossimo, giorno della nascita di Giorgio Strehler, il calendario delle celebrazioni che il Piccolo Teatro di Milano ha immaginato per ricordare il suo fondatore. Il programma prende il via dalla messa online di un nuovo sito internet a lui dedicato e si chiude, a distanza di un anno, il 14 agosto 2022, all’indomani di un’importante rassegna di spettacoli internazionali in presenza, che riporterà a Milano lo spirito dei grandi Festival del Teatro d’Europa, ai quali proprio Strehler aveva dato impulso. Nell’arco di tempo che intercorre tra queste due date è stata intessuta una fitta e ricca trama di appuntamenti tra mostre, testimonianze, spettacoli, incontri, pubblicazioni, approfondimenti, convegni e documentari, un palinsesto che disegna un quadro di collaborazioni e sintonie tra le realtà culturali della città, e non solo, con un respiro fortemente internazionale. Un anno intero per ricomporre e far nuovamente risuonare tutte le sfumature di una voce essenziale della scena culturale novecentesca, con uno sguardo particolare al suo lascito alle giovani generazioni: la cultura come cardine intorno al quale ruota ogni possibile ricostruzione di un tessuto sociale, ogni vera ridefinizione di un sistema identitario, ogni consapevole apertura a una concreta prospettiva futura.
Il 2021 è un anno speciale per la vita del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Il prossimo 14 agosto ricorreranno i cento anni esatti dalla nascita di Giorgio Strehler. In vista di questo importante anniversario, il Piccolo Teatro di Milano ha ideato un progetto per ricordare e celebrare degnamente il suo fondatore. Un progetto pensato per essere, in primo luogo, “vitale”, capace cioè di coniugare, nel segno della vita e del teatro, il passato al presente e al futuro.
Nel rispetto dello spirito e dell’impegno che hanno caratterizzato l’intero percorso artistico di Strehler, si è scelto di dare il dovuto rilievo al centenario della sua nascita non attraverso una manifestazione commemorativa che si esaurisse in uno sterile ripiegamento su ciò che è stato, ma puntando, piuttosto, ad aprire un alacre cantiere di pensiero, in cui – come si vedrà più avanti nel dettaglio, grazie a un composito insieme di attività (la creazione di un sito online, la realizzazione di due docufilm e di una serie di interviste, l’organizzazione di incontri, seminari, giornate di studio e convegni, la promozione di attività editoriali, senza dimenticare la concreta esperienza di palcoscenico) – si possa ragionare della vita e dell’opera di questa figura di punta della scena novecentesca, riflettendo insieme sul nostro oggi.
Nel complesso “qui ed ora” che ci troviamo a vivere, in bilico tra pandemia e post-pandemia, il lavoro di Strehler – che è nato, in fondo, tutto all’interno della difficile stagione di “ricostruzione” del secondo dopoguerra, alimentandola di preziosa linfa artistica – continua a essere un punto di riferimento che genera pensiero pure su temi oggi cruciali come: la messa a fuoco della funzione pubblica del teatro, la definizione della relazione tra istituzioni culturali e città, il ruolo che le politiche e le pratiche artistiche e culturali possono avere nel rilancio di un sistema, l’importanza di un ripensamento del dialogo tra i diversi teatri a livello internazionale (specie in vista di una interrogazione profonda sul senso e sui valori della cultura europea), la codificazione di un possibile nuovo statuto per un teatro che si voglia autenticamente “umano” e “politico”. Tutti temi, quindi, mai come ora urgenti e necessari, e per la comprensione dei quali le indicazioni desumibili dal magistero di Strehler sono, nel tempo presente, fondamentali: a riprova della natura di “classico” del teatro di questo straordinario artista. Sostenuto da un Comitato d’onore a cui hanno aderito, oltre al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, prestigiose personalità del mondo della cultura, dell’arte e della ricerca quali: Roberto Alonge, Georges Banu, Paolo Bosisio, Stéphane Braunschweig, Peter Brook, Annamaria Cascetta, Lev Dodin, Sergio Escobar, Siro Ferrone, Carlo Fontana, Ezio Frigerio, Emmanuel Hoog, Andrea Jonasson, Pia Kleber, Jack Lang, Claudio Magris, Fausto Malcovati, Maria Cristina Mazzavillani, Dominique Meyer, Riccardo Muti, Lluis Pasqual, Rosanna Purchia, Andrée Ruth Shammah, Giovanni Soresi, Franca Squarciapino, Gabor Tompa e Robert Wilson, il metaprogetto Strehler100 è strutturato in una serie di progetti autonomi articolati su due fronti di intervento: iniziative di natura teatrale per un verso e azioni legate all’approfondimento teorico, allo studio e alla valorizzazione del patrimonio d’archivio per l’altro. Grazie anche alla tessitura di una articolata rete di collaborazioni, Strehler100 prenderà avvio il prossimo 14 agosto per concludersi, a distanza di un anno, il 14 agosto del 2022, distendendosi dunque sull’arco di un’intera stagione.
Nel 2022, in particolare, prenderanno corpo due grandi eventi, dal respiro internazionale: nella primavera, un Festival teatrale dedicato a Strehler (che porterà negli spazi del Piccolo Teatro e in altri luoghi della città artisti e compagnie da vari Paesi del mondo); dal 23 al 26 maggio, in collaborazione con Università degli Studi di Milano, Università della Calabria, Università Ca’ Foscari di Venezia e CUT (Consulta Universitaria del Teatro), il V Convegno internazionale EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance), a cura di Alberto Bentoglio, Claudio Longhi e Daniele Vianello (al Piccolo Teatro Grassi e presso l’Università degli Studi di Milano, con la partecipazione di studiosi, artisti, ricercatori, professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo).
In ultimo, grazie a Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo, Valentino, Valsoia per il sostegno al progetto Strehler100 e grazie sin d’ora a chi vorrà unirsi a noi. (Claudio Longhi)
14 agosto 2021
Il primo appuntamento sarà il 14 agosto prossimo con un’iniziativa d’apertura che intreccia due momenti diversi, quello virtuale che ci ha accompagnato in questi mesi, confermandosi un prezioso strumento di approfondimento, ma anche, finalmente, quello fisico, per iniziare insieme e in presenza il lungo viaggio attraverso gli sconfinati territori del teatro strehleriano.
giorgiostrehler.it
A partire dal 14 agosto, il Piccolo Teatro di Milano inaugura giorgiostrehler.it, un sito online dedicato al Maestro quale mostra virtuale sul lavoro del regista, luogo di approfondimento didattico per le scuole, mappa digitale dell’intero progetto Strehler100. Si tratta di un “contenitore” che non ha solo la funzione di “vetrina” e archivio delle differenti azioni messe in campo ma costituisce, esso stesso, una ulteriore modalità operativa, contribuendo a moltiplicare le prospettive di sguardo sull’“universo Strehler” (ospiterà, tra l’altro, una serie di video-interviste sul regista realizzate ad hoc).
Strehler all’Estate Sforzesca: anteprima Rai5
Nell’ambito di una più ampia collaborazione con Rai Cultura, il Piccolo Teatro e il Comune di Milano hanno pensato a un’iniziativa condivisa, proprio nel giorno della nascita del regista. Nell’ambito del palinsesto di Estate Sforzesca, il 14 agosto verrà proiettato, in anteprima, con un’introduzione di Claudio Longhi, lo speciale di Rai Cultura Apprendisti stregoni. Il metodo Strehler. Il documentario andrà in onda, la sera stessa, su Rai5, alle 21.15. La programmazione di Rai5, in quella giornata, sarà dedicata a Strehler con la trasmissione, alle ore 16.15, di Arlecchino servitore di due padroni (1955) e, al termine del documentario, intorno alle 22.15, di Le baruffe chiozzotte (1966).
Il francobollo
Il 14 agosto il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato a Giorgio Strehler, nel centenario della nascita.
Il mio mestiere è raccontare storie
Ad ideale conclusione “in staffetta” della programmazione estiva del Piccolo Teatro, venerdì 1° ottobre, al Teatro Strehler, una serata speciale, dal titolo Il mio mestiere è raccontare storie, proporrà un ritratto del regista a tutto tondo, attraverso un collage di parole, musiche e immagini.
Sarà un racconto per capitoli – Il Piccolo, Milano, L’attore, La regia, L’Europa, Strehler oggi – nel quale il pensiero, la vita, l’arte, la passione, l’insegnamento di Strehler saranno evocati dalle voci dei suoi attori amati, tra i quali Giancarlo Dettori, Andrea Jonasson, Ottavia Piccolo, Ferruccio Soleri, Pamela Villoresi e con Federica Rosellini, a significare anagraficamente la continuità e l’attualità della sua lezione. La serata, a cura di Stefano de Luca, si snoderà lungo il tracciato di una drammaturgia musicale tesa tra le note di Fiorenzo Carpi e i colori delle canzoni della mala.
Arlecchino, memoria vivente
Dal 12 al 31 ottobre, al Teatro Grassi, la ripresa dello storico allestimento di Arlecchino servitore di due padroni, regia di Giorgio Strehler, messa in scena da Ferruccio Soleri, con la collaborazione di Stefano de Luca. Si tratta di una pietra miliare del catalogo di produzioni interne del Piccolo e di un gioiello del canone più “classico” della drammaturgia italiana. L’ormai tradizionale riallestimento dello spettacolo (che nella sua storia è un precipitato delle evoluzioni della poetica strehleriana, così come un significativo compendio del percorso del Piccolo Teatro di Milano e un paradigmatico scorcio dell’“ascesa e rovina” della regia critica nazionale) è indicativo dell’attenzione riservata al grande repertorio, in linea con il rango di scena nazionale che compete al Piccolo, e si carica di una valenza particolare proprio nella cornice del 2021 in ragione dell’anniversario strehleriano.
Lettere agli italiani: per un’edizione degli scritti di Strehler
In occasione del centenario strehleriano, il Piccolo intraprende l’edizione del corpus degli scritti del regista, un’iniziativa a lungo termine che comporterà inevitabilmente uno sviluppo pluriennale e verrà presentata nella cornice di Bookcity. Il percorso si apre con la pubblicazione, nel 2021, di Lettere agli italiani, una silloge comprendente una ventina di contributi di Giorgio Strehler – per lo più apparsi su alcuni dei principali quotidiani italiani fra il 1984 e il 1992 – incentrati su temi di politica tout court e politica culturale. Lettere agli italiani, con la curatela di Ferruccio de Bortoli, sarà il primo titolo di una delle linee della neonata collana editoriale progettata in collaborazione con la casa editrice “il Saggiatore”.
Ideata dallo stesso Strehler, la raccolta venne messa a punto nel dicembre 1992, ma non fu mai data alle stampe. Le riflessioni su Milano e la sua identità culturale in perenne movimento e mutamento, l’attenzione costante riservata alla politica italiana, a livello locale, nazionale e internazionale, l’impegno instancabile per la stesura di una legge sul teatro, la preoccupazione per il nuovo assetto geopolitico, all’indomani della caduta del Muro di Berlino: ecco alcuni dei temi sui quali Strehler ragiona nei suoi scritti, sempre fedele alla propria concezione di intellettuale impegnato e costantemente calato nella realtà politica, sociale e civile del proprio tempo. Il volume si preannuncia come un’interessante occasione per rievocare periodi e situazioni del nostro passato prossimo, attraverso lo sguardo critico e la lucida, puntuale analisi di uno degli indiscussi protagonisti nella storia del teatro (e non solo) del Novecento.
Oltre all’edizione degli scritti strehleriani, la collana editoriale nata dalla sinergia con “il Saggiatore” si articola lungo tre altre linee d’interesse, che riguardano la pubblicazione di: drammaturgie inedite italiane e internazionali strettamente connesse alle produzioni del Piccolo Teatro; antologie di nuovi testi teatrali, in traduzione, provenienti da geografie diverse dall’Italia o di taglio monografico per autori/autrici internazionali; studi e ricerche di natura storico-critica, per approfondimenti teatrologici.
A proposito di Strehler: le voci dei libri
Rimanendo in ambito editoriale, sono prossime all’uscita alcune pubblicazioni che approfondiscono, da diversi punti di vista, l’universo strehleriano.
Il 29 luglio prossimo, con la Repubblica, uscirà Strehler il gigante del Piccolo, volume a cura di Sara Chiappori (con prefazione di Piero Colaprico e postfazione di Claudio Longhi). Ventitré interviste, pubblicate in questi mesi sull’edizione milanese del quotidiano, ad altrettanti personaggi che, in forme diverse, sono stati vicini a Giorgio Strehler. L’hanno conosciuto e lo raccontano. Ognuno dal suo punto di vista.
Intervista a me stesso di Giorgio Strehler, un testo conservato nell’Archivio del Piccolo Teatro (era inserito nel programma di sala de La grande magia, stagione 1984/85) che De Piante Editore pubblica in un’edizione di pregio, in tiratura limitata, con la prefazione di Claudio Longhi. Nella formula dell’autointervista, che assume i contorni di un suggestivo dialogo interiore, Strehler affronta alcuni dei temi fondamentali della sua vita di teatro, delineandone un appassionato bilancio.
Strehler interpreta le donne. Volti e voci femminili del teatro di Giorgio Strehler di Stella Casiraghi, pubblicato da Skira editore: oltre 200 interpreti femminili segnano il carattere segreto di un Maestro del teatro europeo legando generazioni diverse di attrici, protagoniste orgogliose e ribelli della propria epoca. Questi ultimi due volumi saranno presentati, nei prossimi mesi, negli spazi del Piccolo Teatro.
Strehler allo schermo: un docufilm e un documentario
Il Piccolo Teatro di Milano ha reso disponibile la ricca documentazione dei propri archivi, oggetti di scena, costumi e spazi, per la realizzazione di un docufilm e un documentario, che indagano, secondo peculiari punti di vista, la parabola artistica e i processi creativi di Strehler: Essere Giorgio Strehler realizzato da 3D Produzioni, con la regia di Simona Risi, su soggetto di Didi Gnocchi e sceneggiatura di Matteo Moneta e Gabriele Raimondi; Strehler – Diario di bordo con la regia di Alessandro Turci, scritto insieme a Federica Miglio e Antonia Ponti, una coproduzione Dugong Films e Rai Documentari, per una prima serata, prossimamente su Raitre.
Strehler e i palcoscenici milanesi: una mostra in collaborazione con Teatro alla Scala e Fondazione Corriere della Sera
Nonostante la natura effimera del teatro, il lavoro di Giorgio Strehler ha lasciato numerose tracce: non solo fotografie e manifesti, ma anche oggetti di scena, costumi, copioni, documenti autografi, appunti di regia, disegni tecnici ed elementi di scenografia. Un vero e proprio tesoro custodito negli archivi, solitamente non accessibile, che verrà reso disponibile al pubblico con l’intento di ripercorrere, in un viaggio esperienziale e conoscitivo, la vicenda artistica e creativa del Maestro.
In collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano e la Fondazione Corriere della Sera, nasce così la grande mostra Strehler e i palcoscenici milanesi, articolata in due sezioni.
Strehler, o il soffio del vero poetico è dedicata alla regia lirica di Strehler, parte importante della sua attività artistica, ed elemento di esemplare portata innovativa nel panorama internazionale. Nel ripercorrere la carriera di Strehler quale riformatore dello spettacolo lirico, questa mostra occuperà alcuni spazi del Museo Teatrale alla Scala (dalle stanze della Biblioteca Livia Simoni al Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini) ma troverà il suo sviluppo soprattutto in forma digitale, grazie alla creazione di uno spazio virtuale e interattivo, composto da sette ambienti e visitabile da remoto e da due schermi posizionati nel percorso del Museo.
Amo il teatro perché amo la vita è, invece, consacrata al racconto del rapporto tra Strehler e Milano: negli spazi del Teatro Strehler, del Teatro Grassi e del Teatro Studio Melato, nonché in luoghi deputati della città (via Dante, Loggia dei Mercanti), sarà esposto un ricco insieme di materiali che, intrecciando le coeve storie di Strehler e Milano, testimonierà delle molteplici forme di dialogo tra questo straordinario artista e la sua città. Come in uno spettacolo teatrale, scandito dai suoi cambi scena, l’esposizione sarà realizzata attraverso un’alternanza di contenuti lungo tutto il periodo di tenitura in modo da dare spazio, secondo precise cadenze, alle diverse ottiche da cui osservare l’intimo legame fra Strehler e Milano.
L’inaugurazione di Strehler e i palcoscenici milanesi è fissata per il 4 novembre.
‘Strehler’ città aperta: gli incontri
Instaurare un dialogo con la collettività, con il momento storico, con le realtà culturali che innervano il tessuto urbano, nella convinzione che, proprio a partire dal rafforzamento dei rapporti con il territorio e la propria comunità di riferimento, si possa costituire quella base identitaria che ci consente di guardare lontano, di portare il proprio agire teatrale, culturale e – prima di tutto – umano, oltre i confini locali e persino nazionali. Il rapporto di Giorgio Strehler con la città di Milano non si è mai esaurito semplicemente con l’esperienza del Piccolo Teatro, ma è sempre vissuto all’insegna di una costante ricerca di dialogo, di ascolto reciproco con tutti coloro che contribuivano a trasformare il vivere cittadino in un vivere civile attraverso l’esercizio del proprio impegno culturale. Nel mettere a frutto questo straordinario insegnamento nell’anno del centenario strehleriano, il Piccolo Teatro di Milano organizza una serie di appuntamenti che si articoleranno nell’arco dell’intera stagione 2021/2022.
Una partitura di incontri nel segno del grande regista, dove gli enti, le fondazioni, le diverse identità culturali cittadine saranno chiamate ad essere interpreti attivi di una messa in scena collettiva, a restituire una pluralità di voci e di sguardi su Strehler, sulla sua opera e sulla sua eredità, in quello che non vuole essere un semplice omaggio al Maestro, ma la continuazione e l’ampliamento di una conversazione vivissima, caleidoscopica e ininterrotta con il contemporaneo e le sue specificità. «Non è mai detta l’ultima parola» ricordava Strehler parafrasando un passaggio di Vita di Galileo a sottolineare l’irriducibilità che caratterizza la Versuche brechtiana e cui si ispira, più in generale, ogni ricerca artistica e scientifica. Non è mai stata detta nemmeno a proposito di Strehler, il cui slancio e la cui generosità prospettica diventano, attraverso questo ciclo di incontri, ponte aperto sul nostro presente.
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
1945: Milano è una città da ricostruire. L’eredità di una guerra, però, non si compone soltanto di case e di edifici distrutti, di laterizi e tetti scoperchiati. Ci sono anche le macerie culturali, il dialogo interrotto, sbriciolato o, nella migliore delle ipotesi, sospeso tra editoria e scrittori, i fili da riannodare coi lettori, il fare i conti con le esigenze e l’identità di nuovo pubblico. Stella Casiraghi, Irene Piazzoni e Oliviero Ponte di Pino attraversano la storia dei grandi e piccoli editori che, nel dopoguerra, hanno riportato Milano al centro della vita intellettuale del paese, facendo dell’editoria e della carta stampata il fiore all’occhiello della città.
Fondazione Corriere della Sera
La cultura, l’urbanistica, la politica, la classe dirigente e i nuovi rapporti sociali: Milano, all’indomani della Liberazione, è come un treno in corsa che attraversa il boom e la recessione, le repentine metamorfosi economico-sociali, le scommesse culturali e la ricerca di una nuova identità internazionale con affaccio sull’Europa. Si terrà, nella cornice di Sala Buzzati, un ciclo di quattro incontri-lezione dedicati alla Milano di Strehler, quattro fermate cittadine a scandagliare la “capitale morale” e la sua peculiarissima capacità di non tirarsi mai indietro di fronte alle sfide che i momenti di profondo cambiamento storico del secondo Novecento le hanno lanciato.
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Intellettuali contemporanei e rappresentanti del mondo artistico saranno chiamati ad approfondire la figura di Giorgio Strehler sotto il suo profilo più politico. Un ciclo di tre incontri dedicati ad altrettanti nuclei tematici: la funzione della cultura nelle fasi di ricostruzione di un paese, quello del teatro come critica sociale e, infine, il ruolo dell’intellettuale pubblico. A fare da ubi consistam l’inesauribile e preziosissimo patrimonio librario e archivistico della Fondazione Feltrinelli.
Gallerie d’Italia
Nell’ambito del sostegno accordato da Intesa Sanpaolo in occasione del centenario della nascita di Giorgio Strehler, Gallerie d’Italia ospiterà un doppio appuntamento: da un lato la visione europeista di Strehler; dall’altro l’esplorazione del contesto economico in cui nascono e si sviluppano i progetti culturali. Strehler e l’Europa, in collaborazione con Gallerie d’Italia, mira a restituire una prospettiva allargata sui rapporti tra enti locali e internazionali, sulle modalità di potenziamento delle relazioni progettuali, focalizzando l’attenzione non solo sui risultati ma anche – e soprattutto – sui processi. Quelli culturali ed economici, sulle capacità di scambio e collaborazione che intercorrono tra attori pubblici e privati.
Laboratorio Formentini per l’editoria
Quaranta dì, quaranta nott: le parole della celebre canzone strehleriana fanno da viatico per un laboratorio di scrittura che il Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con Laboratorio Formentini per l’editoria intende attivare con detenuti, avvalendosi della preziosa esperienza di Biblioteche in rete a San Vittore. La pratica della scrittura per la scena si fa pratica inclusiva, facendo della parola il grimaldello con cui aprire un canale di comunicazione diretto tra il dentro e il fuori, ma anche un testimone scritto che faccia da ponte tra i detenuti (la permanenza media all’interno di San Vittore è di novanta giorni) e diventi strumento di trasmissione esperienziale.
MEET Digital Culture Center | Fondazione Cariplo
Non è solo il concetto di “ripartenza” che deve animare la stagione post-Covid, ma è quello di una vera e propria “ricostruzione”, una “rifondazione” valoriale capace di fondere la tradizione del sapere con le strategie del digitale e le nuove tecnologie. È sotto l’auspicio di un umanesimo digitale che il nuovo spazio MEET in piazza Oberdan apre le sue porte ai cittadini e al pubblico del Piccolo Teatro: un percorso che, a partire da Strehler e dalla sua eredità, rifletterà con una serie di eventi sulla capacità dell’arte di elaborare futuro.
Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Come vengono recepite all’interno della società civile la comunità scientifica e le sue scoperte? Il tema della divulgazione, al centro delle cronache degli ultimi mesi grazie all’emergenza sanitaria, si rivela materia incandescente anche sul versante della narrazione e della creazione drammaturgica. Lo sapeva bene Strehler quando metteva mano a Vita di Galileo, lo si cercherà di far percepire alle nuove generazioni attraverso un doppio laboratorio dedicato alla scrittura drammaturgica e alla messa in voce di una “drammaturgia per la scienza”.
Museo del Novecento
Da Renato Guttuso ad Alberto Savinio, passando per Piero Fornasetti e Felice Casorati: sono molti gli artisti visivi che, nel corso degli anni, hanno incrociato il proprio cammino con quello di Strehler. Un incontro di operosità che è qualcosa di più di un “mettersi al servizio” del teatro o del genio strehleriano, ma è – come si racconterà in questi due appuntamenti ideati in collaborazione con il Museo del Novecento – un intrecciarsi di intenti, un interrogarsi reciproco che illumina dialettiche sorprendenti e talvolta del tutto inattese.
Pinacoteca di Brera
Dalla braida (campo incolto ai limiti dell’abitato) a Brera: l’edificazione culturale di uno dei quartieri simbolo di Milano passa da figure irripetibili, Fernanda Wittgens, Luciano Bianciardi, Piero Manzoni, – per nominarne solo alcune – a testimoni attivi e inestimabili fautori di una trasformazione epocale. Un fenomeno di conversione fatto di relazioni umane ma anche di dialogo con le nascenti istituzioni che ne abitano i confini: dalla Pinacoteca al Piccolo Teatro di Grassi e Strehler, dall’Accademia di Belle Arti al Corriere della Sera. Un ciclo di appuntamenti a ricordare il ruolo centrale della Grande Brera tra la fine degli anni Quaranta e quelli del boom: città nella città, motore culturale e pietra fondativa della Milano che sarebbe stata.
Pirelli
Un ciclo di appuntamenti che affronta il tema del lavoro attraverso il filtro del teatro e dell’opera strehleriana: il lavoro come pratica identitaria e valoriale (in rapporto con Santa Giovanna dei Macelli), il lavoro in relazione all’evoluzione tecnologica (in rapporto con Vita di Galileo). Un alternarsi polifonico di voci, testimonianze, esperienze dal mondo dell’industria, dell’imprenditoria e dell’arte, arricchito di interventi di attrici e attori.
Triennale Milano
Le locandine di Remo Muratore, i progetti grafici di Massimo Vignelli ed Emilio Fioravanti, il design di Marco Zanuso: l’identità di un teatro restituita attraverso il tratto grafico dei suoi protagonisti. Un ciclo di incontri in collaborazione con Triennale Milano a riscoprire e approfondire la relazione che lega design, ricerca iconografica e scena. Per un teatro che, sotto il segno di Strehler, dia all’attributo “di tendenza” la sua connotazione migliore: quella di una fisionomia precisa che non assolva, né si faccia semplice tramite, ma detti una linea sul futuro.
Veneranda Fabbrica del Duomo
Nel segno di Strehler100, il Piccolo Teatro intreccia il suo sguardo con quello della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano: a costruire una prospettiva inedita per far luce sulle implicazioni spirituali del “più umano dei teatri”, quello di Giorgio Strehler.
Cronache dal presente: un festival internazionale per Giorgio Strehler
Nel maggio 2022 il Piccolo Teatro organizzerà un grande festival internazionale, in presenza, dedicato a Giorgio Strehler. Registi e compagnie da vari paesi del mondo porteranno spettacoli negli spazi del Piccolo e in vari luoghi della città, all’aperto. Il mondo tornerà ad attraversare Milano e Milano a essere il centro del mondo grazie al teatro, al potere della cultura di polverizzare i confini e a un dialogo internazionale, che il Piccolo Teatro si propone di rendere sempre più fitto e continuo nelle prossime Stagioni. Saranno, quindi, in scena una ventina di spettacoli, molti in prima assoluta italiana, una parte coprodotti dal Piccolo Teatro: è il caso, per esempio di Entre chien et loup di Christiane Jatahy e The sheep song di FC Bergman e degli spettacoli di Constanza Macras e Tiago Rodrigues. Molti altri i nomi attesi, noti e meno noti al pubblico italiano, alcuni dei quali affiancheranno alla presentazione dello spettacolo, delle vere e proprie masterclass. Tra i Paesi rappresentati vi saranno Burkina Faso, il Brasile, l’Argentina, la Francia, l’Uruguay, la Svezia, l’Irlanda, il Portogallo, la Grecia, il Belgio.
Il lavoro teatrale di Giorgio Strehler: una giornata di studi in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano
Lunedì 25 ottobre, il Piccolo Teatro e l’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, diretto da Alberto Bentoglio), promuovono una giornata di studi dal titolo Il lavoro teatrale di Giorgio Strehler a cent’anni dalla sua nascita, per sviluppare una riflessione teatrologica sul percorso, sul lascito e sull’attualità del regista. Gli interventi saranno affidati a giovani studiosi, che, per ragioni anagrafiche, non hanno potuto assistere agli spettacoli del Maestro e che saranno chiamati a confrontarsi con le tematiche del teatro di regia strehleriano, dal rapporto con i testi e i grandi autori, alla collaborazione con l’attore, fino alla progettazione della messinscena. L’evento, coordinato dalla prof.ssa Mariagabriella Cambiaghi, avrà luogo nella Sala Napoleonica dell’Università e sarà seguito, al Chiostro Nina Vinchi, da un ciclo di incontri di approfondimento, anche attraverso la proiezione di video d’archivio, rivolto agli studenti della Statale.
V Convegno internazionale EASTAP
Fondata il 7 ottobre 2017 a Parigi, EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance) riunisce istituzioni, studiosi e artisti internazionali al fine di promuovere la molteplicità di metodi, approcci, pratiche e linguaggi legati alla ricerca nei campi del teatro e della performance, comprese le diverse arti dello spettacolo dal vivo (danza, teatro di figura, circo, opera). Presidente di EASTAP è Josette Féral.
In continuità e in sintonia, a livello tematico, con gli appuntamenti che lo hanno preceduto – Parigi (2018), Lisbona (2019), Bologna (2020), Vilnius (in calendario per settembre 2021) –, il V Convegno internazionale EASTAP, a cura di Alberto Bentoglio, Claudio Longhi e Daniele Vianello, sarà ospitato dal Piccolo Teatro Grassi e dall’Università degli Studi di Milano dal 23 al 26 maggio 2022. In collaborazione con Università degli Studi di Milano, Università della Calabria, Università Ca’ Foscari di Venezia e CUT (Consulta Universitaria del Teatro), con il patrocinio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università IULM di Milano, il Convegno si sviluppa in dialogo con gli eventi proposti dal programma Strehler100, in particolare nella cornice del Festival Internazionale dedicato a Strehler nella primavera 2022.
L’obiettivo è quello di indagare il complesso di tematiche legato all’idea di Theatrical Mind (“mente teatrale”), in relazione alle diverse declinazioni dello spettacolo dal vivo (ad esempio, dal teatro di parola alla performance, fino al teatro per musica e alla danza) e in una dialettica fra teorie e pratiche. Il piano del Convegno prevede: interventi di keynoters, tavole rotonde, workshop con alcuni dei più importanti artisti teatrali italiani e internazionali, numerose sessioni di panel tematici, che coinvolgeranno studiosi, artisti, ricercatori, professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo.
La Media Partnership di Rai Cultura
Al progetto Strehler100 Rai Cultura ha riconosciuto una Media Partnership. Nell’ambito del palinsesto di Estate Sforzesca, il 14 agosto verrà proiettato, in anteprima, con un’introduzione di Claudio Longhi, Apprendisti stregoni. Il metodo Strehler, primo capitolo di una serie documentaria in tre puntate, costruita sul repertorio delle Teche Rai e focalizzata su un aspetto fondamentale dell’arte scenica: il metodo attoriale. Il documentario andrà in onda, la sera stessa, su Rai5, alle 21.15. Ogni puntata verte sulla parabola creativa di tre grandi maestri del teatro italiano del secondo dopoguerra, registi e teorici universalmente riconosciuti come fondatori del teatro contemporaneo, autori e innovatori tanto dal punto di vista formale che organizzativo della prassi dello spettacolo moderno: Giorgio Strehler, Luchino Visconti e Orazio Costa. La puntata di Apprendisti Stregoni dedicata a Giorgio Strehler ripercorre l’avventura del regista e della sua creatura più celebre, il Piccolo Teatro di Milano. La fondazione del Piccolo e l’innovazione registica che ha preso vita tra le sue mura hanno determinato un percorso unico e realmente innovatore che traccia la linea verso la regia assoluta. Regista e teorico del teatro, Strehler, insieme a Paolo Grassi, trasforma il concetto di spazio e funzione teatrale. L’incontro con Brecht e le sue opere, in particolare Vita di Galileo, costituiscono l’ossatura di un racconto di vita e approccio alla pratica teatrale che ci porta fino alla ribalta. Le prove interminabili, la sincera passione per il palco, le luci irreali, le teorie, il pubblico e le magie scenotecniche si fondono per restituire l’essenza della visione di un grande Maestro del teatro del Novecento. A raccordare il racconto, le testimonianze di Ottavia Piccolo e dell’interprete per eccellenza del teatro strehleriano, Giulia Lazzarini. Il progetto editoriale è di Felice Cappa, la regia di Marco Odetto, produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli.
La programmazione di Rai5, in quella giornata, sarà dedicata a Strehler con la trasmissione, alle ore 16.15, di Arlecchino servitore di due padroni (1955) e, al termine del documentario, intorno alle 22.15, di Le baruffe chiozzotte (1966).
Inoltre, sempre nel quadro della collaborazione con Rai Cultura, durante il festival internazionale di maggio, verrà organizzata una rassegna di proiezioni di spettacoli strehleriani.
Strehler online
giorgiostrehler.it
Il nuovo sito giorgiostrehler.it, dedicato al regista e fondatore del Piccolo Teatro, è stato pensato per incuriosire e appassionare tutto il pubblico.
Con un’architettura dei contenuti semplice, finalizzata a una navigazione immediata e una user experience intuitiva, giorgiostrehler.it sarà suddiviso in sezioni tematiche, dedicate agli autori prediletti e più frequentati (Goldoni, Brecht, Shakespeare, Čechov), al rapporto con Milano e con la società civile, alla dimensione internazionale di Strehler e alla sua indefessa attività tesa a concretizzare il sogno di un’Europa unita, nel segno della cultura e dell’arte.
Una biografia per punti, costruita attraverso le parole, gli scritti e le testimonianze dello stesso Strehler, accompagnerà il visitatore nel percorso di conoscenza dell’affascinante universo umano del regista.
Agevolando sia la fruizione di contenuti inediti o realizzati per l’occasione, sia la valorizzazione dei materiali conservati presso l’Archivio Storico del Piccolo, si rivolgerà a un pubblico vasto, dai giovani delle scuole, che scopriranno la figura di Strehler per la prima volta, agli appassionati, agli studiosi. All’interno di ogni sezione, saranno presenti differenti contenuti multimediali (foto, video, podcast, documenti, pagine autografe, testi, ecc.), proposti in modo dinamico per appassionare l’utente. Concepito come un progetto in continuo arricchimento, giorgiostrehler.it sarà implementato nell’arco di un intero anno, a partire dal 14 agosto 2021, fino al 14 agosto 2022 con contenuti curati dal Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa.
Ogni mese, il pubblico scoprirà nuovi contenuti dedicati a una selezione di spettacoli iconici del regista (l’immancabile Arlecchino servitore di due padroni che aprirà questa sezione di approfondimenti, ma naturalmente anche Vita di Galileo, L’opera da tre soldi, Il giardino dei ciliegi, La tempesta, Re Lear, El nost Milan e molti altri).
Il sito è realizzato dal Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con VMLY&R.
#strehler100
Sempre online, dal 1° gennaio 2021 è iniziato un racconto sui profili social del Piccolo Teatro teso a valorizzare i molteplici aspetti della personalità di Giorgio Strehler, del suo lavoro di regista, del suo rapporto con Milano, l’Italia, l’Europa e il mondo. Frammenti video, foto, documenti, manifesti, locandine, bozzetti e figurini, oltre a citazioni e a brani di testo hanno incuriosito le migliaia di fan e follower dei canali del Piccolo. L’attività, che ha registrato un altissimo gradimento e un notevole numero di commenti e condivisioni dalla comunità teatrale e culturale italiana e internazionale, proseguirà per tutto l’anno delle celebrazioni strehleriane, ovvero fino al 14 agosto 2022, con interviste, documentari, speciali e altri contenuti audiovisivi originali.
Fonte: Ufficio Stampa Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa