Un alternarsi di immagini e delle parole dello storico Dolcini, che parte dall’Unità d’Italia per scoprire se e come è cambiato questo nostro paese.
L’Italia e gli Italiani: parole e musica per spiegare come nascono i luoghi comuni che descrivono il nostro paese e il nostro carattere, per sfatarne alcuni ed evidenziarne altri.
Vengono celebrati così i 160 anni dell’Unità d’Italia dal duo Marco Battaglia ed Emanuele Dolcini, ognuno nel modo che gli è più congeniale ma che unisce gli sforzi per trovare riflessioni e conclusioni comuni.
La Sala della Battaglie del Castello Visconteo Mediceo di Melegnano, con questo evento voluto dall’Assessorato alla Cultura, ritorna ad essere perno della cultura cittadina.
Sono le chitarre storiche magistralmente condotte dal maestro Battaglia, appartenute a Giuseppe Mazzini ed a Francesco Balilla Pratella, oggi nella sua collezione privata, ad alternarsi alle immagini e alle parole dello storico Dolcini che parte dall’Unità d’Italia per scoprire se e come è cambiato questo nostro paese.
“Fatta l’Italia ora bisogna fare gli Italiani”: frase attribuita a Massimo D’Azeglio dal significato recondito. Entità solo geografica o anche politica, insieme di persone, popolo o nazione? Non a caso i sottotitoli dell’evento parlano di “verso e oltre l’Unità d’Italia”.
Questo “viaggio”, come lo chiamano gli autori, che non tralascia una punta di ironia, inizia con il Risorgimento e arriva ai giorni nostri, non può e non vuole dare una risposta univoca, siamo ancora una grande incompiuta? Missione riuscita o missione impossibile? La musica, le immagini e le parole di Battaglia e Dolcini sono lo specchio, il riflesso di ciò che tramanda spetta ad ognuno di noi.
Luciano Passoni