Cinquant’anni di canzoni italiane, la “Combo suite” di Duke Ellington & Billy Strayhorn e una clinic con il sassofonista Rick Margitza: torna “Garbagnate in Jazz”. La rassegna, iniziata il 30 giugno, andrà avanti fino al 15 luglio.
Organizzata dall’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Garbagnate Milanese, dalla Garbagnate Music Academy e dall’associazione culturale Jazz Company, torna quest’anno la rassegna “Garbagnate in Jazz”, come sempre a cura del sassofonista Gabriele Comeglio, il direttore della Big Band Jazz Company.
La quinta edizione (lo scorso anno la manifestazione venne annullata a causa della pandemia) è iniziata mercoledì 30 giugno e proseguirà fino a giovedì 15 luglio nel cortile della Biblioteca Civica: dopo i due concerti in programma, entrambi caratterizzati da una proposta musicale di alta qualità ed entrambi a ingresso libero, oltre a una clinic con Rick Margitza, grande sassofonista d’Oltreoceano, è toccato al concerto di giovedì 1 luglio, con protagonisti la cantante Caterina Comeglio e l’ensemble della Garbagnate Music Academy che hanno portato in scena “Ma l’amore no”, 50 anni di canzoni italiane in jazz.
Il prossimo e ultimo appuntamento di “Garbagnate in Jazz” avrà luogo giovedì 15 luglio e coinvolgerà l’ottetto della Jazz Company, solisti ospiti Emilio Soana (tromba), Gabriele Comeglio (sassofoni) e Andrea Andreoli (trombone), che presenterà il progetto “Duke Ellington & Billy Strayhorn – The Combo suite”. Duke Ellington è riconosciuto come il più grande direttore di big band della storia del jazz. In realtà, in più occasioni, durante i periodi di relativa inattività della grande orchestra, Ellington era solito convocare alcuni dei suoi migliori musicisti per realizzare produzioni discografiche (mai eseguite dal vivo) con una formazione ridotta nell’organico. L’esempio più interessante è proprio la “Combo suite”, ideata nel 1966 e registrata nel 1967, che include alcune composizioni inedite. Recentemente gli spartiti sono stati ritrovati (e restaurati) dal musicologo Jeffrey Sultanoff. Il nome di Ellington è un’attrattiva sicura per il pubblico, cui si aggiunge la curiosità per una partitura rimasta a lungo sepolta negli archivi. Una vera e propria chicca per gli appassionati, che potranno ascoltare l’ultima collaborazione tra il “Duca” e il suo alter-ego, il grande Billy Strayhorn. Quella di Garbagnate sarà, quindi, la prima esecuzione italiana della “Combo suite”, nel solco della missione che il festival si è dato appena nato, cioè presentare produzioni inedite e di sicuro interesse.
Attiva dal 1990, la Big Band Jazz Company è una delle più prestigiose orchestre europee e tra le sue fila annovera alcuni dei solisti della disciolta orchestra di musica leggera della Rai di Milano. La Big Band Jazz Company ha al suo attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e si è esibita con i maggiori solisti di livello internazionale, inclusi Bob Mintzer, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz e Franco Ambrosetti. Attualmente è in tour con lo spettacolo “Massimo Lopez & Tullio Solenghi show”.
Giovedì 15 luglio gli organizzatori di “Garbagnate in Jazz” ricorderanno Cencio Marangoni (un habitué del festival), sassofonista e storico manager di Piero Chiambretti, Pippo Baudo, Lorella Cuccarini e altri grandi nomi dello spettacolo, scomparso lo scorso ottobre, con un premio a lui intitolato e assegnato a un giovane talento del jazz: il riconoscimento verrà dato al chitarrista Federico Lamura, allievo del biennio presso i Civici Corsi di Jazz di Milano diretti da Enrico Intra.
Fonte: Garbagnate in Jazz Ufficio stampa – Andrea Conta