La mostra – a cura di Jacopo Cenacchi – che dal 17 giugno al 23 luglio 2021 sarà esposta presso la galleria d’arte Studio Cenacchi di Bologna, presenta alcune tra le fotografie più significative del recente volume Ars curandi.
Ars curandi è il più recente capitolo di Hospitalia, una originalissima ricerca sugli antichi ospedali in Italia e in Europa, dal medioevo ai giorni nostri, che Elena Franco ha iniziato nel 2012.
Questa nuova indagine fotografica esplora il patrimonio storico e architettonico di tre antichi ospedali ora trasformati in musei: gli Hospices di Beaune in Francia, l’ospedale Notre Dame à la Rose di Lessines in Belgio e il Santa Maria della Scala a Siena in Italia.
Nessuno degli edifici ritratti da Elena, infatti, ha conservato la sua funzione originaria. Sono altro. Eppure, soffermandoci sulle opere esposte, e sfogliando lo splendido libro che dà il titolo alla mostra, ci accorgiamo che ogni scatto condensa compiutamente il passato ospedaliero e il presente museale di questi luoghi. Ogni frammento colto dall’autrice, sia esso una veduta esterna o un dettaglio degli ambienti, restituisce l’unicità di questi monumenti dell’accoglienza, veri e propri luoghi fondativi della civiltà europea, riportandoli alla nostra attenzione per poterne apprezzare gli elementi architettonici ed artistici, facendoci al contempo riflettere sugli aspetti medici e sociali.
Scrive infatti Elena: Spero che rileggere questi luoghi attraverso l’immagine possa contribuire al dibattito sulla cura del futuro, fermamente convinta che, se la guarigione non può essere data per scontata, esista un diritto alla cura – fisica e spirituale – e un’arte della cura (ars curandi) che debbano guidarci nelle scelte di evoluzione della nostra società di fronte alle questioni etiche che la medicina ci porrà.Questo è elemento decisivo dell’opera della Franco.
Chiunque si accosti al suo percorso artistico non può non cogliere la costante tensione etica che anima il suo fare arte. Elena entra in risonanza con la realtà – non solo del mondo contemporaneo, come si è visto – tramite un’osservazione attenta, approfondita e partecipe di essa e, grazie al linguaggio fotografico, riconsegna a tutti noi l’essenza di questo patrimonio, “creatore” di senso della comunità.
Elena Franco (Torino, 1973) è architetto e fotografa. Attualmente lavora su progetti artistici che legano architettura, archivi e territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione di beni culturali. La sua principale ricerca fotografica “Hospitalia”, in corso dal 2012, dopo essere stata esposta e presentata in sedi istituzionali a Milano, Napoli, Torino, Losanna (CH), Venezia, Firenze, Arles (FR), Lessines (BE), Siena, accompagnata da convegni e workshop ispirati dal suo lavoro, è ora un libro, a cura di Tiziana Bonomo (ed. ARTEMA 2017), con successiva edizione in inglese (ARTEMA 2019). Nel 2015, dopo aver partecipato alla proiezione pubblica dei migliori portfolio dell’anno al Musée Elysée di Losanna, con la serie “Hospitalia”, ha vinto la prima edizione del “Premio Mediterraneo Fotografie” e una selezione di opere è entrata a far parte dell’Archivio del Fondo Malerba per la Fotografia, mentre nel 2016 è stata selezionata quale finalista per il Premio Combat al Museo G. Fattori di Livorno. È stata tra gli autori selezionati per il Premio Streamers 2016. Nel 2019, grazie a una residenza di riflessione messale a disposizione dal progetto Creativamente Roero, ha prodotto il trittico Devotio che è entrato a far parte della collezione Govone Contemporaneo del Castello di Govone. Una sua opera è il Premio Castello di Govone 2019, consegnato a Pier Giovanni Castagnoli. Il suo recente progetto “Imago Pietatis”, realizzato per la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ed esposto da Studio Cenacchi Arte Contemporanea a Bologna, è tra i vincitori del Premio New Post Photography di MIA Fair 2020. Dal 2014 espone con regolarità in sedi istituzionali e musei in Italia e all’Estero. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Collabora con Il Giornale dell’Architettura. Per il suo lavoro artistico è entrata a far parte del Gruppo di Lavoro dedicato alle Medical Humanities dell’Ospedale di Alessandria. È direttore artistico della Fondazione Arte Nova e collabora come curatrice con il Museo Villa Bernasconi a Cernobbio (CO).
Fonte: Studio Cenacchi Arte Contemporanea di Jacopo Cenacchi