Un Hamlet da vedere, ma non solo. Con la sua nuova regia per il Piccolo, in scena in prima nazionale da sabato 5 giugno, Antonio Latella, suggerisce al pubblico di porsi, di fronte al classico shakespeariano, in una dimensione di ascolto: un testo che «suggerisce sempre qualcosa che potrebbe essere, ma non è».
Il debutto era programmato per il 17 marzo 2020. Lo spettacolo era in prova, quando il 23 febbraio le prime norme per il contenimento della pandemia imposero la sospensione delle rappresentazioni. Oggi, a più di un anno di distanza, Hamlet di William Shakespeare, la nuova regia di Antonio Latella per il Piccolo Teatro di Milano si presenta finalmente al pubblico, in prima nazionale, al Teatro Studio Melato, dal 5 al 27 giugno.
Lo spettacolo è articolato in due parti, fruibili separatamente (nei giorni della settimana, a partire dalle ore 18) o integralmente nei weekend (a partire dalle ore 14).
Dieci attori di diverse età, formazione e provenienza (in ordine alfabetico, Anna Coppola, Francesca Cutolo, Flaminia Cuzzoli, Michelangelo Dalisi, Ludovico Fededegni, Francesco Manetti, Fabio Pasquini, Stefano Patti, Federica Rosellini, Andrea Sorrentino); la nuova traduzione realizzata per l’occasione da Federico Bellini; una scenografia, firmata da Giuseppe Stellato, che è parte integrante della drammaturgia (a cura di Linda Dalisi): Hamlet si annuncia come un’esperienza di teatro totale, che, complice l’arena dello Studio, accompagna il pubblico nell’esplorazione delle pieghe più nascoste di un testo immortale. I costumi, che giocano con una logica binaria, contraddicendola, sono di Graziella Pepe, le luci, che si innestano in una scelta di rappresentazione in piena luce, di Simone De Angelis, le musiche e il suono, che intrecciano silenzio e follia, di Franco Visioli. La produzione è del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Antonio Latella al Piccolo Teatro di Milano
Il legame tra Antonio Latella e il Piccolo si stringe per la prima volta nel 2006, quando al Teatro Grassi, in aprile, il regista porta Edoardo II di Christopher Marlowe, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Tre anni più tardi, nel gennaio 2009, torna con Moby Dick di Hermann Melville, coprodotto da Stabile dell’Umbria e Teatro di Roma, questa volta al Teatro Strehler. È nuovamente in via Rovello, nel marzo 2013, con Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams, una coproduzione ERT e Teatro Stabile di Catania. La prima volta allo Studio è nel novembre 2016 con Ma di Linda Dalisi, prodotto da stabilemobile, la compagnia di Latella.
Il regista firma la prima produzione per il Piccolo nel 2017: Pinocchio debutta in prima nazionale, al Teatro Strehler, il 19 gennaio. Nel maggio 2018, ancora allo Studio, dove tra pochi giorni debutterà la seconda produzione del Piccolo con la sua regia, arriva Santa Estasi, sempre prodotto da ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Fonte: Ufficio Stampa Piccolo Teatro di Milano