Nato come pittore autodidatta, conquista con la sua produzione artista prima l’Italia e poi anche la Svizzera, la Germania, la Francia e l’Inghilterra, dove l’esuberanza dei colori delle sue tele decretano il suo successo.
La sua città non lo ha scordato, del resto non potrebbe, un discreto e silenzioso cortile, assorbito tra due vie centrali e trafficate, lo ricorda anche al passante più distratto. Angelo Turin ci ha lasciato il 21 aprile del 2001, a distanza di vent’anni ritroviamo ancora il commosso ricordo di quanti lo avevano conosciuto e apprezzato.
Dignità, cordialità, discrezione, bontà, semplicità e modestia, erano le caratteristiche di un uomo che sembravano in contrasto con l’estro e l’immaginazione dell’artista sfogata nel tratto deciso dei suoi disegni e nell’esuberanza dei colori delle sue tele.
Angelo nasce a Dresano nel 1929, si trasferisce con la famiglia a Melegnano, lavora in città come operaio in un laboratorio e poi a Milano, come tagliatore di pelli, dove il proprietario, intuendo le sue capacità, gli affida l’incarico di disegnatore di modelli per articoli regalo.
Frequenta lo studio melegnanese di Agnolo Martinenghi ed inizia a dipingere e disegnare come autodidatta. In quasi mezzo secolo di produzione artistica che spazia in diversi stili Turin onora la nostra città in Italia e all’estero, Svizzera, Germania, Francia ed Inghilterra.
Il poeta Guido Oldani lo ha definito: “Un piccolo miracolo per questa cittadina” e lui le ha regalato la bellezza e la vitalità dei suoi cavalli, le ballerine, i pagliacci, i paesaggi, i Crocefissi, il volto di Cristo, le Madonne e la moltitudine di disegni alla stampa locale. In molte case melegnanesi troviamo alle pareti le sue opere, così l’artista e l’uomo, il Pittore Melegnanese, come recita la targa nella piazzetta e a lui dedicata rivive nella stima, nell’affetto dei suoi concittadini.
(Foto Angelo Turin e del bozzetto dell’artista, sono concessioni della figlia e di Carlo Grieco, collezionista).
Luciano Passoni