Miti, realtà e leggenda, le guerre, la passione e l’amore, la vita, la felicità, la sofferenza, il tempo, sono gli ingredienti dei racconti contenuti nell’ultima fatica letteraria del pluripremiato scrittore di San Giuliano Milanese.
Per la cabala il numero 13 è un numero portafortuna, nasce dalla composizione e dall’unione del numero 1 (l’origine di tutto) e 3 (perfezione assoluta).
Non abbiamo dubbi che quest’ultima fatica letteraria di Bruno Longanesi, la tredicesima appunto gli porterà fortuna assai…”ancora non mi sono stancato di scrivere, dopotutto, amo scrivere, sono un pensionato scrittore e non rilassatevi, ne sto mandando in stampa altri…”.
Bruno è cosi, ironico, simpatico, intelligente, eloquente e longevo …. nell’introduzione di cui trascriverò alcune note l’autore si sofferma sui tempi moderni e su come è cambiata la lettura, oggi distratta dai Social e da questo mondo virtuale.
BRUNO: Diceva Bacone (“divoratore” di libri): “Alcuni libri devono essere assaggiati, altri trangugiati e alcuni, rari, masticati e digeriti”.
Esagerato! Non voglio arrivare a questo, dai! Ci sono cibi migliori.
Basterebbe leggerli e non divorarli!
Cicerone (altro grande!) invitava a… comperarli: “Una casa senza libri è come una stanza senza finestre”.
E voi che avete le finestre, le lasciate chiuse?
Su! Apriamo le finestre ai… libri!
Vogliamo provarci?
Incominciamo col dire che leggere fa bene a tutti: bambini, giovani, adulti, anziani e vecchi (e, paradossalmente, secondo studi recentissimi, anche alle donne incinte: sarà!).
Dove si può leggere un libro?
Si può leggere ovunque: a casa; in ufficio (con le dovute cautele); sdraiati comodamente a letto; accoccolati in poltrona con vicino una buona tazza di tè (caffè, birra, alcolici, a piacere); in bagno (sì… anche in bagno!); in spiaggia sotto l’ombrellone; oppure in una pineta appoggiati ad un tronco di un albero (che romantico!); in treno; in autobus; in aereo; nelle sale d’aspetto.
Ovunque, ripeto!
Ma quant’è bello e divertente leggere un libro?
Il libro è capace di stimolare tutti nostri sensi perché, con un po’ di fantasia, ci porta lontano, in ambienti strani, in situazioni fuori dalla normalità, in condizioni di spirito diverse da quelle quotidiane (e ce n’è bisogno!).
Come si fa a scegliere un libro?
Può capitare (di rado) di averlo comperato in una libreria; o che ti sia stato prestato; o che ti sia stato regalato dall’Autore (vuoi mettere? C’è anche la dedica personale!); oppure acquistato perché piace lo stile di chi scrive; perché ha una tematica particolare o, solamente, perché, in quel momento, il libro fa trand (però dopo devi farlo sapere in giro che l’hai letto. altrimenti a cosa è valso?).
Molti scelgono in base alla copertina: anche il titolo può essere un buon stimolo per invitare all’acquisto.
La copertina, dal titolo furbo, che cattura l’attenzione del pubblico, può essere un fenomeno pubblicitario delle Case Editrici (su quel libro hanno investito molto!) e allora ci sei cascato!
In questo caso, la lettura è come il viaggio di chi non può prendere il treno!
Ma parliamo seriamente.
Leggere è emozione, leggere è vita, leggere è sognare, leggere è riflettere, leggere è curiosità, leggere è sapere.
Quindi non smettete di leggere: leggete la pagina, giratela e continuate la lettura!”.
Bene quindi addentriamoci ora nella recensione di questa “Leggenda del Lago” che raccoglie racconti che spaziano dalla sua passione travolgente per le sue amate montagne, alle gare podistiche (ricordiamo ai distratti che lui è stato maratoneta a New York). Tra miti, realtà e leggenda, le guerre, la passione e l’amore, la vita, la felicità, la sofferenza, il tempo…
Emozioni che traspirano, pagina dopo pagina, ci immergono in questo mondo perduto, oggi più che mai abbiamo bisogno di riappropriarci della nostra libertà violata, dei nostri sogni rubati, ritrovando noi stessi e guardando al futuro con fiducia, tutto ha un inizio e una fine, come le pagine di un libro…
Sabina Dall’Aglio