Nella sezione professionisti, primo posto per Alessandro Ciafardini e Laura Buffa, con la loro opera “Fettuccine al nero di seppia. Di-gestione della plastica USA e ri-getta”. Tra gli appassionati, invece, vince il Centro Diurno La fabbrica dei sogni con “La gabbianella e il guanto”.
Atto conclusivo per Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, il ricchissimo contenitore di progetti ed eventi che si è posto, nelle ultime cinque settimane, l’obiettivo di diffondere, in particolare tra i giovani, per mezzo di attività educational e green, i concetti di sviluppo sostenibile e di attenzione per l’ambiente. La kermesse green si è conclusa stamattina in modalità online, come previsto dall’ultimo DPCM, e condiviso sulla pagina Facebook di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità, con una piccola rappresentanza organizzativa in presenza presso Spazio Field – Palazzo Brancaccio.
L’incontro/workshop Le Buone Re-Azioni è stato condotto da Mauro Spagnolo – consulente RAI e Direttore di Rinnovabili.it, partner dell’iniziativa – e coadiuvato da Stefano Bernardini – Presidente A.S.D. SUNRISE 1 e dal giornalista Gianluca Scarlata. L’appuntamento si è posto gli obiettivi di promuovere un cambiamento culturale nello stile di vita di tutti i giorni e di comprendere meglio gli obiettivi dell’Agenda 2030. Si è parlato di futuro, di economia circolare e sviluppo sostenibile in presenza dell’esperienza del Coronavirus. Nel contesto del workshop, inoltre, Arctic Sail Expeditions – Italia ha presentato un racconto/intervista dal titolo Le Imprese Artiche di Best Explorer.Questa narra l’esperienza di navigazione di Best Explorer e del suo equipaggio durante le Spedizioni tra i ghiacci delle regioni Artiche (Passaggio a Nord Ovest, Passaggio a Nord Est e Periplo dell’Oceano Artico e del Polo Nord), utilizzando quattro canali di comunicazione: video/foto, musica/immagini, lettura e intervista-racconto dei protagonisti. A seguire le conclusioni dell’Expedition Leader Nanni Acquarone.
A seguire anche la proclamazione dei vincitori di ContestEco, il concorso d’arte e design sostenibile più eco del web – oggi Award Metro News 2020 e la consegna dei riconoscimenti. Due le giurie chiamate a votare gli oltre venti appassionati di riciclo, tra professionisti e appassionati, di quest’anno: una social e una qualificata, quest’ultima presieduta da Valeria Arnaldi, giornalista di arte e cultura, scrittrice e curatrice di mostre. Nella sezione professionisti, primo posto per Alessandro Ciafardini e Laura Buffa, con la loro opera “Fettuccine al nero di seppia. Di-gestione della plastica USA e ri-getta”; secondo per Laura Buffa con “Algo/ritmo” del cuore. Al terzo, invece, un ex aequo, con Luigi Masecchia con “Cornovirus” e Claudia Scalera con “Madre Natura”. Per la sezione degli appassionati, primo posto per il Centro Diurno La fabbrica dei sogni con “La gabbianella e il guanto”. A seguire Emanuela Ariu con “La bimba di carta” e Ivana Carretto con “Serene lamp”.
Durante l’appuntamento sono stati anche consegnati i riconoscimenti alle Start Up più creative e innovative che hanno partecipato al Festival della Sostenibilità secondo Rinnovabili.it 2020: sono andati a Felipe Goycoolea, CEO Millepiani Coworking, alla start-up Miomeal rappresentata da Marco Coscarella e alla start-up Igloo rappresentata da Alberto Saggio.
Esistono operazioni di recupero, materiale e spirituale, che si stagliano sull’orizzonte culturale della città di Roma e che riempiono di gioia i cuori dei romani che amano la loro città e che la vedono costantemente mortificata nella propria bellezza. Per Spazio Field si può parlare sicuramente di una di queste iniziative. Spazio Field si trova all’interno dell’ultima dimora patrizia sorta nel centro storico di Roma: Palazzo Brancaccio, edificio costruito a più riprese dal 1879 fino al 1922 sul Colle Oppio e affacciato su Via Merulana. L’intero primo piano, l’ammezzato nobile, di circa 1700 metri quadrati, ha ospitato dal 16 giugno 1958 al 31 ottobre 2017 il Museo nazionale d’arte orientale Giuseppe Tucci, prima che lo stesso fosse trasferito all’EUR presso il costituendo Museo delle Civiltà. Dopo l’addio del Museo Nazionale d’Arte Orientale, lo spazio d’arte è rimasto ad accumulare polvere fino a quando, nel 2019 è stato recuperato e restituito al patrimonio culturale e artistico della Città Eterna.
Fonte: Ufficio Stampa Uozzart – Salvo Cagnazzo