L’album esce il 23 ottobre esce per Ala Bianca in vinile e digitale con tredici brani di cui tre inediti.
È da sempre considerato il cantore dei rapporti politici e sociali, dal ‘68 in poi, di “Contessa”, “Valle Giulia” e tante altre, ma Paolo Pietrangeli stavolta ci fa scoprire un’altra faccia della sua poetica, quella che parla di amore, che indaga i rapporti uomo-donna. E lo fa con un nuovo disco, che è particolarmente importante anche per un altro motivo: sarà il suo ultimo. Un addio alla discografia, ad un mondo musicale così diverso da quello in cui aveva iniziato. Per questo simbolicamente il lavoro sarà pubblicato solo in vinile (oltre che in digitale).
Il titolo dell’album è tutto un programma, “Amore amore amore, amore un c…”, e fa capire che all’interno non manca l’inconfondibile, aguzza ironia dell’artista romano, così come il suo lucido sguardo al mondo intorno. In tutto tredici canzoni, delle quali tre inedite, tra cui la traccia che ha dato lo spunto per il titolo dell’album, “Amore un cazzo”.
Il lavoro, nei negozi dal 23 ottobre, sarà pubblicato in vinile per dare il giusto valore a canzoni che hanno un peso specifico elevato, che respingono la superficialità, che hanno bisogno di essere trasportate, ascoltate, accolte in un oggetto di fascino e bellezza com’è un lp. “Ho iniziato dal vinile e concludo con un vinile”, chiosa il cantautore romano (anche se ci si augura che cambi idea).
Paolo Pietrangeli è una figura importante per la cultura e lo spettacolo in Italia non solo come cantautore, ma anche come regista cinematografico e televisivo (uno dei più apprezzati degli ultimi decenni) e recentemente anche come scrittore. Nella sua ormai lunga storia è stato anche aiuto regista di mostri sacri come Luchino Visconti, Federico Fellini, Mauro Bolognini.
Sono tante le cose che ha da raccontare. Per questo tra una traccia e l’altra dell’album, Pietrangeli infila ricordi e aneddoti su se stesso e i suoi 75 anni, sulla sua gioventù, sul rapporto conflittuale con suo padre, Antonio Pietrangeli, talentuoso regista, su com’è nata “Contessa”, sulla Roma di Visconti e Fellini. In sintesi, racconta tutto ciò che ha formato la sua poetica fatta di ironia (“Amore un cazzo”), giochi di parole (“La merendera”) e metafore. Storie e filastrocche divertenti (“Lo stracchino”), ma anche intrise di melodia ed emozione (“Le sirene”, “Circonferenza”).
L’album esce su label Bravo Records/Ala Bianca, con distribuzione Warner. E contiene anche un cadeau: nella terza di copertina si trova infatti un QR Code che – scansionato con fotocamera dello smartphone – porta all’ascolto in streaming e al download di un concerto di Pietrangeli al Teatro Parioli di Roma nel 1995.
Fonte: Ufficio stampa Monferr’Autore