L’eco festival plastic free chiude la sua seconda edizione con l’ultima “esplorazione tra natura e storia” alla Pineta Acqua Rossa
Lontano dalle luci della città, a sud di Roma sorge un quartiere a cui la storia non ha chiuso le porte, lasciando in eredità un baule di tesori naturalistici e storici di rara bellezza. È Ostia, il X Municipio della capitale, dove terra e mare si incontrano e raccontano storie che la mano (distruttiva) dell’uomo non hanno scalfito.
Grazie al prezioso contributo di WWF Litorale Laziale e dell’associazione Cyberia Idee in Rete, PLASTICA d’A-MARE, eco festival plastic free giunto alla sua seconda edizione, ha proseguito la sua attività di riscoperta e di sensibilizzazione del territorio, promuovendo con i suoi partner le “Esplorazioni tra storia e natura”. Un cammino lungo 6 tappe, dal Borgo di Ostia Antica alla foce del Tevere, passando per la gemma di Castel Fusano fino ad arrivare alla Pineta Acqua Rossa, per la sua ultima esplorazione del 10 ottobre che ha chiuso la manifestazione.
«Questo festival – organizzato da Doc Live coinvolgendo partner importanti come WWF Italia, BlueMed, Marevivo, Clean Sea Life, Castalia, Ostia Clean Up, Mercato Circolare e gli sponsor Acea e Castalia – ha voluto e vuole essere, forte di una programmazione triennale, un momento di sensibilizzazione per le nuove generazioni, attraverso l’arte, il divertimento e la conoscenza, per approfondire il tema dell’inquinamento massiccio della plastica a discapito dei mari, ma anche affrontare il tema ad esso connesso dei cambiamenti climatici e stimolare la collettività a utilizzare le risorse in modo sostenibile. PLASTICA d’A-MARE vuole fare da megafono ai tanti progetti legati al territorio e ha l’ambizione di costituire non solo un insieme di eventi limitati, ma di fungere da catalizzatore per ulteriori iniziative di sensibilizzazione sul tema» – spiega la curatrice del progetto Nadia Di Mastropietro.
Come, per l’appunto, le visite guidate sul territorio di Ostia, che hanno riscosso grande successo, come testimonia Maria Gabriella Villani dell’associazione Cyberia Idee in Rete: «È stata grandissima la partecipazione alle passeggiate alla scoperta delle bellezze del Litorale Romano. Inoltre, la presenza dell’attore Roberto Evangelista e le letture dei versi di Dante, Pasolini, Ovidio e Quasimodo in alcune delle visite proposte hanno arricchito particolarmente gli itinerari, trasformandoli in spettacoli outdoor con uno scenario di eccezione.
Ostia, sorprendentemente, con la sua storia che abbraccia un solo secolo, presenta uno spaccato interessante con fortissimi agganci con l’oggi e con le personali memorie dei romani».
A raccontare invece l’altra faccia di Ostia, quella del degrado e dell’abbandono, i ragazzi di Ostia Clean-Up, associazione nata nel marzo del 2019 con l’obiettivo di ripulire dai rifiuti le spiagge del litorale romano e gli argini della foce del Tevere, come spiega Giordano Margaglio, uno dei suoi fondatori: «La nostra associazione è nata con l’intento di essere promotori di un cambiamento partendo dal nostro territorio. Il nostro ultimo evento del 4 ottobre, organizzato presso la Foce del Tevere insieme al collettivo “No Porto”, ha coinvolto più di 50 volontari e ha permesso di raccogliere oltre una tonnellata di rifiuti di ogni tipo».
Tale iniziativa è stata realizzata una settimana dopo l’intenso weekend dei ragazzi di Ostia Clean-Up a Plastica d’A-MARE, che, dopo la consueta raccolta di rifiuti (ben 650 chili!) presso l’Idroscalo di Ostia, hanno lanciato l’iniziativa di Bibliot-Eco, la prima biblioteca della Capitale dove è possibile scambiare 5 bottiglie di plastica in cambio di un libro in regalo. Quel che si dice educare all’ambiente.
Fonte: Ufficio stampa DOC-COM