L’opera, donata dall’artista sangiulianese Barbara Ferrari e inaugurata sabato 3 ottobre, è stata collocata all’interno del comando di Polizia Locale.
Una cerimonia sobria, quella di presentazione del murales che accoglierà i visitatori del comando di Polizia Locale di San Giuliano Milanese, ma densa di significato.
Sabato 3 ottobre, in mattinata, si è svolta l’inaugurazione del murales, opera dell’artista sangiulianese Barbara Ferrari che ne ha fatto dono alla città, alla presenza di autorità civili, militari e religiose e di una folta rappresentanza delle associazioni d’arma.
La scelta di raffigurare una delle immagini emblematiche dei nostri tempi, ovvero i due magistrati eroi della lotta alla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è oserei dire quasi “d’obbligo” quando si vuole fissare negli occhi, nella mente e nel cuore di tutti il principio fondamentale della società umana, quello della difesa della legalità.
Obiettivo dell’Amministrazione cittadina era quello di rimarcare la necessità di fare di questo principio un precetto di vita quotidiana e il concetto è stato bene espresso dal comandante della Polizia Locale che ha detto: “Le mafie non sono sconfitte. Noi come Polizia Locale, insieme alle altre forze di polizia, abbiamo il dovere di combattere l’illegalità e non possiamo tacere e chinare la testa nemmeno dinanzi a ai mafiosi”.
Il Comandante Giovanni Dongiovanni ha poi parlato di alcuni agenti e funzionari della Polizia Locale che, in Italia, hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere.
Il cambiamento che ha visto la Polizia Locale assumere un ruolo sempre più significativo nel controllo del territorio ha quindi radici lontane, proprio in quegli eroi che hanno precorso i tempi ed affrontato la tutela della legalità a 360 gradi.
Oggi la Polizia Locale assolve compiti investigativi che una volta non le erano propri, ma in quanto polizia di prossimità fanno in modo che la presenza dello Stato sia ancora più capillarmente percepita dai cittadini.
E si sono ampliate anche le materie che rientrano nei loro compiti d’istituto, con una forte proiezione sull’ambiente, dove sono in prima linea nella tutela del territorio contro gli sversamenti di sostanze pericolose e l’inquinamento dovuto al deposito illegale di rifiuti, spesso anche altamente pericolosi, che sono la fonte primaria dell’inquinamento dell’aria, del terreno e delle nostre falde acquifere.
All’inaugurazione del murales, che l’artista ha corredato dalla famosa frase del giudice Borsellino “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”, sono intervenuti il sindaco Marco Segala, l’assessore sangiulianese alla sicurezza Daniele Castelgrande, il comandante della Polizia Locale cittadina Giovanni Dongiovanni e l’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato,
mentre in sala erano presenti anche il comandante della locale Tenenza Carabinieri Pietro Paolo Papagno, alcuni assessori comunali, una rappresentanza della Polizia Penitenziaria e rappresentanti delle associazioni d’arma di Carabinieri e Bersaglieri.
L’artista Barbara Ferrari ha ricevuto anche un omaggio floreale per l’opera eseguita che, dopo la benedizione impartita dal parroco Don Luca Violoni, resterà nel tempo a testimoniare la volontà della città di affrancarsi dalla criminalità e dall’illegalità.