E’ diventata un’abitudine vederlo a San Sebastiano, intorno al 20 Gennaio, invitato dalla Polizia Locale Sangiulianese. E lui accetta volentieri l’invito. A volte ha avuto più tempo, altre era di corsa. Ma la sua Benedizione e la sua vicinanza al Corpo dei Vigili non la fa mancare.
San Sebastiano è il Santo Patrono degli Agenti di Polizia Locale e dei loro Comandanti, ufficiali e sottufficiali dal 3 Maggio 1957, ovvero da 60 anni, per decisione di Papa Pio XII°. La leggenda narra che visse ai tempi dell’Imperatore Diocleziano. Sarebbe nato a Milano, da padre francese e madre milanese, e istruito con i princìpi della fede cristiana. Trasferitosi a Roma, fece carriera nell’esercito imperiale, diventando comandante della legione a difesa dell’Imperatore (seppur questi avesse in odio i seguaci di Cristo). Grazie a questo ruolo riuscì a sostenere dei cristiani incarcerati, seppellire dei martiri e diffondere il cristianesimo. Quando Diocleziano scoprì che era cristiano lo fece condannare a morte, facendolo trafiggere con frecce. Pensando fosse morto, lo lasciarono abbandonato sul terreno, affinché lo finissero le bestie selvatiche. Salvato miracolosamente da Sant’Irene che s’accorse fosse vivo, tornò dall’Imperatore per proclamare la sua fede e rimproverarlo per la persecuzione ai cristiani. Ma Diocleziano lo fece flagellare a morte. Era il 304 D.C.
Stesso anno in cui pare sia stato martirizzato San Giuliano, Patrono della nostra Città e luogo di nascita dell’illustre ospite Sua Eminenza Francesco Coccopalmerio, nato il 6 marzo 1938 nel’ex Palazzo Comunale ora sede della Biblioteca. Sacerdote dal 28 Giugno 1962, vescovo dal 22 Maggio 1993 e infine, nominato da Papa Ratzinger, Cardinale di Santa Romana Chiesa dal 18 Febbraio 2012, dove ricopre la carica di Presidente del Pontificio Consiglio dei Testi Legislativi fin dal 15 Febbraio 2007.
C’era anche quest’anno alla grande Festa del 15 gennaio. Ricorreva infatti il ventesimo anniversario della Polizia Locale così com’è strutturata oggi. Prima della Messa da lui presieduta, il picchetto d’onore sul sagrato. Successivamente la presenza alla consegna degli attestati di merito agli agenti. Proprio un segno di affettuosa vicinanza alla propria Città.
Angela Vitanza (Fotografia di Luigi Sarzi Amadè)