E’ in libreria L’isola di Noi, il secondo libro pubblicato dalle Edizioni San Paolo scritto da Federico De Rosa, autore autistico ad alto funzionamento diventato famoso per la sua eccezionale capacità di descrivere con precisione e lucidità l’autismo dall’interno.
Nella sua prima opera Federico aveva narrato la sua storia di riscatto dalla prigionia dell’autismo ed espresso ampie e dettagliate descrizioni circa il funzionamento della sua mente autistica e le differenze a volte abissali rispetto a quella dei cosiddetti “normali”, definiti “neurotipici”. Il suo primo libro, Quello che non ho mai detto, è rapidamente diventato un punto di riferimento per comprendere più da vicino l’autismo, arrivando a vendere oltre 10 mila copie e a essere tradotto in Germania, Brasile e, a breve, anche in Slovenia.
Ora, con L’isola di Noi, Federico compie un ulteriore balzo in avanti, immaginando un’isola abitata da persone autistiche che hanno sviluppato un’intera società dai tratti incredibilmente diversi rispetto al mondo come lo abbiamo sempre conosciuto.
Il lettore si troverà immerso in un viaggio organizzato da Federico per visitare i vari luoghi di questa innovativa società, tra cui l’ospedale, la scuola, il parlamento. Il libro è infatti concepito come una vera e propria guida, stampata a due colori con tanto di mappa per aiutare i turisti e i lettori a orientarsi.
Nell’Isola di Noi, il rapporto tra i “normali” e “diversamente abili” viene completamente rovesciato e mentre gli autistici sono la maggioranza e la “norma”, i pochi “neurotipici” sono i “diversi”. L’autore intende così sottolineare come la disabilità sia relativa, in quanto legata, sotto molti aspetti, al contesto e al punto di vista con cui la si osserva: in un mondo costruito per gli autistici, siamo noi a non saperci relazionare con gli altri, mentre nel nostro mondo reale sono loro a non sapersi esprimere secondo i nostri canoni.
La disabilità, quindi, non è una gabbia, ma un modo diverso di essere, che, in un contesto favorevole, può essere capace di piccoli e grandi traguardi, come quelli raggiunti da Federico.
Se quindi da un lato il libro è un’interessante finestra sul mondo dell’autismo, dall’altro è anche una palestra contro ogni rigidità culturale che possa annidarsi attorno ai concetti di normalità e diversa abilità.
Federico De Rosa è nato a Roma nel 1993. E’ un autistico ad alto funzionamento ed è diventato famoso per la sua eccezionale capacità di descrivere l’autismo dall’interno, con precisione e lucidità. All’attività letteraria affianca quella giornalistica, collaborando con la rivista “Città Nuova”, dove cura una rubrica di dialogo con i lettori intitolata “Integrare la diversità”. Partecipa ogni anno a diversi convegni sull’autismo, dove è invitato a parlare della sua esperienza. I suoi quotidiani confronti sull’autismo su Facebook hanno aggregato un seguito di oltre 1.700 persone. È impegnato per la costruzione di una società futura che superi il concetto di normalità e realizzi la piena integrazione di tutti i portatori di qualsiasi diversità, al motto di “esclusione zero”.