Ci ricordiamo le nostre prime volte? La memoria trasforma il ricordo? Quando cominciamo a ricordare? E che cosa ricordiamo? Perché? Domande che si pone lo spettacolo “La prima volta che ho fatto bù”, in programma domenica 10 novembre allo Spazio Teatro 89 di Milano (ore 11; ingresso 8 euro), inserito nel cartellone della rassegna “Teatro Piccolissimo… e non solo” e adatto ai bambini dai tre ai cinque anni di età.
Lo spettacolo, portato in scena dalla compagnia Onda Teatro, prova a dipanare la matassa dei ricordi delle prime volte che segnano la vita di tutti noi.
Il corpo e la voce si fanno veicolo per la narrazione e per interrogarsi su piccole e grandi questioni quotidiane. Un gioco a due, di rincorse e corrispondenze, domande e risate, versi e smorfie, alla ricerca dei ricordi perduti e ritrovati.
“La prima volta che ho fatto bù” è un racconto danzato delle esperienze vissute, è la possibilità di dare loro un significato che riempie di senso la nostra vita fin da bambini. Qualche ricordo viene smarrito, qualcuno viene conservato chissà dove e non lo troveremo più, qualche ricordo ha una permanenza profonda e segna le nostre scelte, fin da piccolissimi; altri hanno il piacere della gioia, altri ancora sono freddi e dolorosi. Tutti sono fondamentali per crescere e sviluppare il proprio punto di vista sul mondo.
Tutte le prime esperienze che ci aprono alla vita sono il tema di un racconto di gesti e parole, ripetuti in sincronia perfetta, sul palcoscenico, dalle due attrici/danzatrici. Il raddoppiamento non è soltanto l’espediente per tingere la scena di una bellezza non comune; è anche la messinscena di azioni, pensieri ed emozioni che una platea di baby-spettatori sta imparando a conoscere come le costanti dell’essere umano.
“La prima volta che ho fatto bù” è, quindi, la rappresentazione di quel momento in cui una giovane identità scopre che può specchiarsi nelle identità altrui. L’incontro con persone diverse da sé diventa così il pretesto per la condivisione di ricordi, opinioni ed esperienze
Fonte: Spazio Teatro 89 – Ufficio stampa Andrea Conta