“Un viaggio lungo la penisola italiana per raccontare l’esperienza eremitica. Storie di uomini e di donne che cercano di recuperare il senso profondo di sé e della vita attraverso un percorso intimo e solitario”
Voci dal Silenzio, il documentario sull’esperienza eremitica in Italia diretto dai registi siciliani Joshua Wahlen e Alessandro Seidita, vince la IX ed. del Sestriere Film Festival, Festival Internazionale del Cinema di Montagna
“Il film vince il Festival per le forti testimonianze dei protagonisti che hanno scelto di vivere la loro vita fuori dalle regole della società moderna ricercando un legame con la terra e con la propria interiorità.” (La giuria della IX ed. del Sestriere Film Festival)
Frutto di un lungo viaggio lungo la penisola italiana, il documentario raccoglie al suo interno le storie dei nuovi eremiti italiani. Le loro testimonianze, costruite nel silenzio e nel raccoglimento, diventano un invito a prendere coscienza della responsabilità che abbiamo nei confronti degli altri, di noi stessi e della natura circostante, suggerendo nuove strade e nuovi modi di abitare il mondo.
Il documentario, realizzato attraverso una campagna di crowdfunding di successo, s’impone come un caso unico nel panorama cinematografico nazionale. Progetto ultra indipendente, realizzato e prodotto dagli stessi autori, Voci dal Silenzio ha sovvertito tutte le logiche produttive e distributive, vantando ad oggi oltre 110 proiezioni ufficiali in tutta Italia alla presenza degli autori e registrando ad ogni incontro una straordinaria affluenza di pubblico e numerosi sold-out. Presentato in anteprima alla XXI ed. del CinemAmbiente di Torino, premiato al Concorso Internazionale Vittorio De Seta, vincitore della call “Life” indetta da Infinity, Voci dal Silenzio è entrato a far parte delle selezioni ufficiali di numerosi festival cinematografici, nazionali e internazionali, tra cui il Branson International Film Festival in Missouri (USA), il Festival International de Cinéma et mémoire commune di Nador (Marocco) e il Diorama International Film Festival di New Delhi (India).
Il progetto nasce dall’incontro con Federico Tisa, fotografo torinese che nel 2014 attraversò l’Italia a piedi con l’intento di creare una relazione intima con gli eremiti e documentare fotograficamente una storia che pochi conoscono. Da quell’esperienza prese forma un reportage marcatamente espressivo e intenso, Visita Interiora Terrae. In uno spirito di piena collaborazione, ci siamo lasciati ispirare dalla sua esperienza per avviare un progetto filmico che avevamo a cuore da parecchi anni. Era infatti il 2010 quando a bordo di un vecchio camper attraversammo una prima volta l’Italia per approfondire le nostre conoscenze sull’esperienza ascetica. A distanza di 8 anni abbiamo così deciso di rimetterci il viaggio per avviare le riprese di Voci dal Silenzio.
Siamo partiti senza alcuna sceneggiatura. Volevamo che a guidare questo nuovo film non ci fossero idee pregresse ma solo l’indicazione di una direzione, di un orizzonte, di un’inclinazione, perché filmare è per noi, prima di ogni altra cosa, intessere una relazione.
Le storie che abbiamo incontrato sono tutte caratterizzate da una profonda sobrietà : il cibo viene ricavato da piccoli orti o donato da qualche visitatore; l’acqua raccolta dalle sorgenti; la legna utilizzata per riscaldare le stanze e far luce sull’armonia e la cura racchiusa in quelle poche cose che abitano il luogo. Non c’era nessun superuomo o santone dai poteri taumaturgici ma una semplicità disarmante, una nudità che si esponeva al mondo con dolcezza e fiducia. Ed è in questo particolare modo di aderire alla vita che sembra racchiusa buona parte della forza delle figure incontrate.
L’eremita è una figura onnipresente nella storia dell’umanità. In ogni secolo ci sono stati uomini che hanno intrapreso una via solitaria all’interno dell’esperienza spirituale, che hanno messo in pratica gli insegnamenti dei testi sacri, hanno seguito i passi dei profeti o la spinta di una voce interiore, attraversando il deserto, il pellegrinaggio, l’isolamento e mirando alla coincidenza di teoria e pratica religiosa, di mondo terreno e ultraterreno.
Eppure la scelta del vivere in solitudine resta, agli occhi dei più, una decisione enigmatica e controversa, se non incomprensibile. Così ci siamo semplicemente chiesti: perché le storie degli eremiti interessano tanto? Quali sono le cose che suscitano la nostra reale attenzione? Il fatto che l’eremita viva senza soldi o senza elettricità? Che veda poca gente o nessuna? Che possa vivere facendo conto solo sulle proprie forze?
Nel tentativo di trovare delle risposte abbiamo viaggiato per vie solitarie, spesso inospitali, in eremi distanti dalle voci del mondo, all’interno di luoghi caratterizzati dal silenzio e dal raccoglimento. Abbiamo ripreso il rapporto con la solitudine, il silenzio, i riti quotidiani, la preghiera, le esperienze estatiche. Ci siamo immersi all’interno delle singole storie, raccontandone il passato, la vocazione, i conflitti e le battaglie. Abbiamo così compreso quale fosse l’oggetto reale della nostra ricerca, e il trovarlo ha dato un chiaro significato a tutto il documentario.
Nati entrambi a Palermo, si laureano con il massimo dei voti. Seidita in Filosofia della Conoscenza e della Comunicazione, discutendo una tesi sulle tecniche di trasformazione dell’Io nel percorso psicanalitico, Wahlen al D.A.M.S con una tesi sui linguaggi multimediali. Nel 2008 si trasferiscono a Torino. Seidita prosegue gli studi in ambito antropologico. Wahlen si specializza in tecniche audiovisive al V.R.M.M.P. Nel 2009 vincono il premio Mind the Difference con l’Approsimatio in Tempora, video sperimentale sul disagio psichico. Nel 2010 ottengono il primo premio al XXVIII VideoCinema&Scuola con Non Tentarmi, video intervista finalista in numerosi festival nazionali. Lo stesso anno intraprendono un viaggio on the road, alla ricerca delle nuove forme di spiritualità. Nel 2013 rientrano in Sicilia. Qui firmeranno due documentari che raccontano la condizione attuale dell’Isola, Viaggio a Sud (2014) – che indaga il complesso rapporto che gli abitanti dei piccoli centri rurali tessono con la memoria – e Corrispondenze (2016), poema visivo nato dalla collaborazione con i detenuti della Casa di Reclusione di Noto.
* Per approfondimenti leggi il nostro articolo sul numero 22 / Gennaio 2017
Fonte: Testo redatto e immagini e video forniti dagli autori Joshua Wahlen e Alessandro Seidita