Il Sud Milano ha ospitato per la seconda volta i Templari Cattolici d’Italia, infatti dopo il Ritiro Spirituale del 23 e 24 marzo 2013 svoltosi nel Comune di Locate di Triulzi presso il Santuario della Madonna della Fontana, l’ Ordine dei Premostratensi ha accolto l’ Associazione Templari Cattolici d’Italia.
Capire cosa fa oggi l’Ordine dei ‘Cavalieri dal bianco Mantello’ e scoprire che il loro primo impegno è risvegliare i valori della cavalleria e della tradizione dei poveri cavalieri di Cristo detti templari, attraverso la preghiera comune e la meditazione, la difesa della fede cattolica e gli studi storici. Presidiano innumerevoli chiese abbandonate, mantenendole con decoro ed aprendole alla popolazione dei fedeli almeno alcuni giorni al mese; soprattutto impedendone l’utilizzo ad operatori di male. Per ultimo, non per meno importanza, lottare contro l’esoterismo e la magia dilagante, soprattutto fra i giovani nonché operazioni di pulizia nei confronti dei satanisti operanti nelle nostre diocesi.
Per meglio comprendere l’importanza dell’Abbazzia di Mirasole, scelta dai Templari Cattolici d’Italia quale location per il loro Ritiro, ricordo che questa struttura fa parte del progetto STRADE DELLE ABBAZZIE, nato dalla collaborazione fra il Settore Turismo della Provincia di Milano e il Servizio per la Pastorale del Turismo e i Pellegrinaggi dell’Arcidiocesi di Milano è finalizzato all’individuazione di un percorso di valorizzazione che colleghi i siti di San Lorenzo in Monluè, Chiaravalle, Viboldone, Santa Maria in Calvenzano, Morimondo, San Pietro in Gessate. Le abbazie sono non solo capolavori architettonici e artistici ma hanno avuto un ruolo determinante nello sviluppo dell’agricoltura e nel disegno del paesaggio: in quest’ottica il progetto vuole intrecciare turismo religioso, turismo culturale e turismo enogastronomico. Tali segmenti di promozione turistica trovano infatti un punto di fusione ideale nell’area coinvolta dal progetto, tra Parco Agricolo Sud e Parco del Ticino.
Il complesso si sviluppa attorno ad una corte chiusa su cui affacciano la chiesa dedicata a Santa Maria, la casa padronale, i locali ad uso deposito, gli edifici agricoli, la stalla fienile e le case dei contadini. L’ingresso principale è sottolineato da un’imponente torre che ricorda l’origine fortificata dell’abbazia. Accanto alla chiesa e sul retro della casa padronale si trova il chiostro porticato scandito da archi e colonne in pietra. Qui si trovavano il refettorio e l’aula delle riunioni, a sud gli spazi amministrativi dell’Abbazia, a nord la sagrestia, la sala capitolare e, infine, dopo il passaggio verso gli orti, la sala del priore con un’imponente colonna centrale.
Va anche detto La Fondazione IRCCS CA’GRANDA, il giorno 22 Febbraio 2013, con un comunicato ha reso pubblica la notizia della firma del comodato con il quale ha affidato per 99 anni il complesso abbaziale di Mirasole, sito nel comune di Opera, al Priorato Premostratense di San Norberto.
Il ritorno dei religiosi, dopo secoli, ha avuto un vasto e positivo eco sulla stampa locale e nazionale. Molto rilevo è stato dato dal quotidiano cattolico Avvenire, dal Correre della Sera e da Repubblica. Tanto vivo interesse è evidente segno dell’attenzione dell’opinione pubblica verso un patrimonio di fede e di arte che potrà essere così restituito alla sua originaria vocazione di centro vivo di spiritualità e di cultura in un territorio vasto e popoloso.
A Mirasole si è trasferito il Priorato che risiedeva a Gozzano, nella diocesi di Novara, e che da anni cercava una sistemazione stabile e adeguata che poteva rendere possibile una fondazione a motivo dell’espandersi della Comunità e del desiderio di vivere il carisma proprio dell’Ordine.
Infatti la vita premostratense riassume e unifica la vocazione religiosa per molti aspetti simile a quella del monaco e la vocazione pastorale propria del sacerdote. Con un’espressione impropria si potrebbe riassumere che sono “monaci e pastori”.
I canonici vivono in comunità i vari momenti che scandiscono il ritmo della vita conventuale: la preghiera liturgica, la condivisione della mensa e i momenti di vita fraterna.
Questo Ritiro Spirituale, che i Templari Cattolici d’Italia ripetono quattro volte all’anno, definendo le location presso Abbazie su tutto il territorio nazionale, ha accolto nella due giorni 170 partecipanti.
Durante le tre giornate precedenti all’evento i Fratelli e le Sorelle Templari della Commanderia di Opera, che si sono prodigati al lavoro di preparazione, hanno potuto conoscere meglio gli Umiliati comprendendone il percorso di vita del Canonicato Regolare che può essere riassunto in queste parole espresse dal Priore: “La regolarità trova il suo compimento infine nel valorizzare i talenti di ogni fratello, dando a ciascuno la possibilità di essere vivace nel dono di sé, in quelle che sono le capacità spirituali, intellettive o pratiche che da Dio ha ricevuto. Per questo ha grande importanza una vera conoscenza reciproca e la consapevolezza che tutti insieme, nel costante e vicendevole sostegno, si possa ben servire al progetto del Signore.”
Il Ritiro è stato caratterizzato da particolari momenti quali:
L’imponente processione delle Sorelle e dei Fratelli dell’ Ordine verso un percorso campestre frequentato in modo particolare dalla cittadinanza operese per raggiungere il noto Santuario della Madonna dell’Aiuto distante circa due chilometri dall’ Abbazia. Qui Monsignor Michele Arnaboldi definito ‘lo spirito libero della Chiesa’ che gestisce da oltre cinquant’anni questa perla di spiritualità alle porte di Opera ha accolto commosso il Templari Cattolici d’Italia;
Presenza di una delegazione al Santuario della Fontana in Locate di Triulzi il giorno successivo alle ore 09.30 per la celebrazione Eucaristica officiata dal Cappuccino Padre Gabriele;
Nella giornata di sabato e di domenica sono stati diversi i momenti di preghiera tra le mura dell’abbazia, e in questi momenti o in gruppo o da soli le Sorelle e i Fratelli percepivano questa ascesi fatta di fede e preghiera, percependo una tensione di libertà e di purezza interiore che si realizza nel distacco, soprattutto nel rinnegare te stesso, come Gesù ci ricorda “ Chi vuole seguirmi rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la Sua croce (Lc. 9,23) quella croce imprevedibile, umanamente scomoda e fallimentare.”
Comprendere meglio e conoscere il lavoro di un trentennio di questa Associazione è possibile consultando il sito www.templarioggi.it.