Nella scelta dell’alimento da parte dell’animale interviene maggiormente l’olfatto e lo possiamo verificare quando lo vediamo annusare la ciotola prima di mangiare. Il senso dell’olfatto è particolarmente sviluppato ed è circa mille volte più sensibile di quello dell’essere umano. Il cane mastica poco e non respira mentre deglutisce e, per questo, quando il cibo si trova nella bocca viene deglutito immediatamente dando pochissime possibilità al senso del gusto di fare il suo lavoro. I cani si nutrono anche di erbe e, come tutti gli animali, hanno anche bisogno di una miscela di carboidrati, grassi e proteine. I grassi e i carboidrati forniscono circa il 60 % di energia ma in quantità eccessiva comporta dissenteria. Non soffrono per carenze di vitamine; per esempio la vitamina C è prodotta dal loro stesso corpo, e serve all’animale anche per liberarsi dal cibo di difficile digestione come i peli o le ossa. Le proteine servono per la costituzione dei muscoli. Sono inoltre necessari anche i minerali: il calcio per le ossa, il sale per i fluidi del corpo e il ferro per i globuli rossi.
Il cucciolo appena nato ha il senso del gusto già sviluppato, ed è così possibile influenzarne il gusto durante la gestazione, inducendogli delle preferenze alimentari. L’alimentazione della madre influisce sulle future preferenze alimentari dei cuccioli. Alcune componenti del gusto dell’alimento ingerito dalla madre passano nel latte che produce e possono influenzare le successive scelte alimentari del cucciolo. Per il benessere del nostro amico a quattro zampe c’è bisogno di un’alimentazione varia ed equilibrata, in grado di apportare tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. E’ importante tenere conto anche dell’età e dell’attività fisica che svolge.
Il tipo di alimentazione può essere casalinga o a base di prodotti preconfezionati. A una dieta con cibo secco il nostro amico a quattro zampe preferisce sicuramente un cibo semi-umido. In commercio esistono mangimi secchi ed umidi ed è importante seguire il trattamento e le dosi consigliate sulle confezioni. I mangimi secchi completi e bilanciati, vanno forniti senza l’aggiunta di nessun altro tipo di alimento o integratore, a meno che il cane rifiuti un determinato alimento. In tal caso l’aggiunta di acqua tiepida può favorire la sua consumazione perché ne intensifica il sapore e lo rende più morbido e appetibile.
Esistono diverse tipologie di alimenti secchi:
– quelli “puppy”, per i cuccioli, hanno un contenuto maggiore di calcio, proteine e vitamine al fine di garantire un corretto sviluppo muscolare e scheletrico;
– quelli “regular”, per cani adulti che svolgono un’attività fisica normale;
– quelli “premium”, con maggior contenuto proteico, per i cani che svolgono un’intensiva attività fisica e per le femmine in allattamento;
– quelli “light”, a basso contenuto proteico per cani con problemi di sovrappeso e per cani anziani con attività fisica quasi nulla.
I mangimi umidi, contenuti solitamente in scatolette o in bustine, sono più appetibili degli alimenti secchi ma hanno un contenuto maggiore di acqua e perciò vanno forniti in quantità maggiore.
Il cibo secco è molto utile alla masticazione e, per favorire la dentizione e la pulizia dei denti del cane, è consigliabile dargli da sgranocchiare un osso, preferibilmente di pelle di bufalo, che ha la stessa funzione dei biscotti duri ma viene consumato molto più lentamente ed adatto anche ad impegnare il cane nei momenti di inattività. L’osso abbandonato va lavato e riposto in attesa di essere riutilizzato.
Per evitare eccessi o carenze è sempre opportuno un consiglio del veterinario che, in base alle condizioni fisiche del cane e dell’attività motoria abituale, può consigliare le giuste dosi di alimento da fornire.
Per quanto riguarda l’alimentazione casalinga evitare in assoluto gli avanzi. Un pasto preparato in casa dovrà contenere proteine, sotto forma di carne bianca o rossa, e carboidrati di origine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. Le proteine della carne potranno essere sostituite da quelle del pesce o del formaggio magro. La carne, meglio se contiene una percentuale di grasso, va scottata in acqua bollente per qualche minuto (ai cuccioli è preferibile tritarla).
Il pesce è un ottimo alimento ma non deve mai essere servito crudo.
Il latte. che ha un alto contenuto di calcio, è considerato un alimento completo ed è molto indicato per lo svezzamento dei cuccioli. La sua digeribilità però potrebbe risultare difficile per la maggior parte dei cani che non lo consumano abitualmente.
Il formaggio di tipo magro e lo yogurt regolarizzano il tratto intestinale.
Le uova, crude o cotte, non più di due volte a settimana e mescolate ad altri alimenti.
I cereali sono una componente indispensabile del pasto casalingo, infatti, sono ben digeribili e contengono molte proteine, vitamine , grassi e minerali. Ad ogni tipo di cereale va aggiunta la carne o le sue alternative.
Pasta e riso vanno serviti ben cotti.
Cereali soffiati sono facilmente digeribili, apportano molte calorie, non vanno cotti ma accompagnati con l’aggiunta di acqua.
Il pane stimola la salivazione e fortifica le gengive, raffermo di un paio di giorno o biscottato al forno diventa più digeribile.
La verdura, meglio se cotta per renderla più digeribile, dev’essere somministrata in proporzione del 10-15% del pasto.
Per la frutta, se gradita dal cane, è bene utilizzare quella di stagione.
I cibi assolutamente vietati sono gli avanzi di cucina particolarmente conditi, gli speziati e i piccanti, i dolciumi, la frutta secca e il pane fresco. Cipolla e cavoli contengono una sostanza che distrugge i globuli rossi determinando anemie. La cioccolata pericolosissima. Pensate che 3-4 etti possono addirittura uccide un cucciolo.
La digestione del cane è più lunga della nostra e dura in media tra le nove e le dieci ore. La saliva del cane contiene pochissima ptialina, l’enzima adibito alla trasformazione degli amminoacidi; per questo motivo la digestione dei carboidrati è molto più lenta. Invece la digestione delle proteine è resa molto più facile dalle elevate quantità di acido cloridrico prodotto dallo stomaco.
Nel cane si riconoscono stimoli interni che cooperano per determinare la sensazione di fame:
– contrazione di parte dell’intestino;
– aumento degli ormoni tiroidei;
– freddo esterno e freddo corporeo.
L’appetito viene attivato dalla fame, dalla vista o dalla percezione olfattiva del cibo, dall’orario dei pasti e da motivi psicologici come lo stress.
Il cane è un animale abitudinario, che si aspetta delle regole e delle consuetudini. Nel mondo dei lupi, il rituale alimentare si svolge attraverso i turni e non in modo conviviale come per noi umani. E’ bene seguire una corretta sequenza di turni soprattutto per quei soggetti che già presentano una tendenza assertiva o dove sussistano altri indizi di leadership come la presa delle iniziative, il controllo dell’ambiente domestico, la gestione delle risorse. Dovremo quindi separare il pasto del cane dal nostro; basterà interporre una ventina di minuti. Questa attività è importante perché è molto chiara: siamo noi a permettere l’accesso al cibo e non lui ad imporcelo. Inoltre lavora sull’autocontrollo, una qualità preziosa in tante situazioni , consentendo l’introduzione di un segnale di permesso oltre che educativa.
Non dobbiamo preoccuparci o insistere con il cane se non ha mangiato tutto perché si rischia di andare a consolidare la sua leadership. Dopo che il cane ha concluso il pasto, la ciotola deve essere pulita, lavata e rimessa in posizione in attesa del pasto successivo. L’acqua non deve mai mancare, e dev’essere sempre a disposizione accanto alla ciotola dell’alimento, sostituendola molto spesso per essere sempre fresca e pulita e, dove è possibile, meglio se si può utilizzare acqua corrente.
Infine, è bene somministrare i pasti a orari fissi e regolari, nella stessa ciotola e nel medesimo luogo.